Bocciati due simboli elettorali Oggi la prova di “riparazione”
CAVALLINO. Nuova presentazione dei simboli di due delle cinque liste oggi entro le 15 di fronte alla commissione elettorale circondariale: Stefano Ragazzi del “Movimento per il Litorale” ha...

CAVALLINO. Nuova presentazione dei simboli di due delle cinque liste oggi entro le 15 di fronte alla commissione elettorale circondariale: Stefano Ragazzi del “Movimento per il Litorale” ha annunciato che arriverà all'appuntamento con un avvocato per verificare la correttezza della procedura. Saranno infatti ripresentati i loghi delle liste: “Patto Civico”, della candidata a sindaco Roberta Nesto, e “Idea Comune”, che sostiene il sindaco uscente Claudio Orazio. Già nella serata di sabato, a poche ore da quando erano stati inizialmente respinti i due loghi dalla commissione, erano stati depurati dai simboli considerati religiosi cioè i profili stilizzati, comprendenti le croci di chiese e campanili storici del territorio di Cavallino-Treporti.
Il nuovo termine delle 15 di oggi stabilito dalla commissione elettorale servirà anche a formalizzare le ultime procedure che comprendono il sorteggio per l’ordine dei simboli sulla scheda elettorale. «Ci presenteremo alle 15 con il nostro legale di fiducia», commenta il candidato del Movimento per il Litorale, Stefano Ragazzi, «per verificare che tutta la procedura sia coerente con la normativa. Siamo pronti ad andare a fondo della questione e a fare gli opportuni ricorsi e azioni legali se sarà necessario».
«Abbiamo accettato di modificare il simbolo togliendo le presunte irregolarità per partecipare senza problemi alla sfida elettorale», commenta Roberta Nesto, «ma non condividiamo questa interpretazione così restrittiva del regolamento in quanto non riteniamo di aver deliberatamente riprodotto simboli religiosi nel logo ma solo il profilo di alcuni edifici storici di cui le croci sono elementi architettonici».
«Non credo che il nostro simbolo», dichiara il sindaco uscente Claudio Orazio, «che è sempre lo stesso da quattro elezioni comunali, sia stato firmato dalla gente per la croce difficilmente percettibile presente al suo interno. Se alcuni utilizzano questa revisione del nostro simbolo come un contenuto della loro politica fanno solo ipotizzare assenza di altri contenuti».
«Siamo per il rispetto delle regole», commenta invece il candidato dei 5 Stelle, Stefano De Marchi, «ciò non toglie che siamo portatori di un nuovo senso del fare politica e ci dispiacerebbe se una difformità del simbolo vanificasse il lavoro fatto dai componenti di altre liste nonostante siano in competizione con noi».
«Riteniamo la questione dei simboli di poco conto», aggiunge Angelo Zanella della lista “Civica”, «il nostro obiettivo è vincere le elezioni con il consenso che gli elettori vorranno darci non di sostituirci ad altre liste».
Francesco Macaluso
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