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Furti in casa, presi tre predoni della notte

Sgominata la banda di incensurati albanesi che colpiva da mesi. Recuperata refurtiva per decine di migliaia di euro

di Carlo Mion
1 minuto di lettura

Sono stati presi poco dopo aver rubato nella notte, in casa di uno studente, un personal computer. “Predoni della notte” che avevano la base operativa in via Genova.

Si tratta di tre albanesi incensurati e clandestini, che avevano preso in affitto un appartamento da un connazionale e che usavano per dormirci di giorno in quanto di notte uscivano per andare a rubare. Ad arrestare i predoni, giovedì notte, sono stati gli agenti della Squadra Mobile. La polizia di Venezia sgomina, così, l’ennesima banda di ladri, dedita ai furti nelle abitazioni.

Il blitz è scattato nella tarda serata di giovedì scorso. In manette sono finiti Miraldo Hoxhaj, 25 anni, Sander Pacani, 35 anni, Mateo Bregu, 26 anni, tutti incensurati e irregolari in Italia. Dalle indagini emerge che i tre erano arrivati in Italia da alcuni mesi per commettere furti. Portavano via di tutto, merce che poi rivendevano attraverso canali riservati agli stranieri che vivono in Italia, oppure inviavano nell’Est Europa e nei Balcani.

Gli agenti della Squadra Mobile tenevano sotto controllo gli strani movimenti dei tre cittadini albanesi, soliti uscire nella tarda serata, a piedi o in bici, per fare rientro nelle prime ore del mattino. I servizi di osservazione hanno consentito di verificare che giovedì Pacani e Hoxhaj rientravano a casa portandosi dietro un computer, verosimilmente rubato poco prima.

I successivi accertamenti hanno consentito di verificare che i due, poco prima, erano entrati in un’abitazione utilizzata da studenti, a Mestre. Mentre stavano rovistando nelle stanze dell’abitazione, l’unico studente che in quel momento si trovava in casa si è svegliato. Vistesi scoperti, i ladri si sono allontanati prendendo solo il suo personal computer. La successiva perquisizione eseguita nella casa dove i tre abitavano, di proprietà di un connazionale albanese, ha consentito ai poliziotti di rinvenire computer e telefoni cellulari e orologi, tablet e altri oggetti di valore per alcune decine di migliaia di euro. Tutto provento di furto, nonché di arnesi da scasso. Di parte degli oggetti la polizia conosce la provenienza e il luogo dove sono stati rubati. Degli altri no. Nei prossimi giorni saranno visionate le varie denunce presentate nelle ultime settimane in città e nell’immediata periferia. Gli oggetti rinvenuti in gran parte sono pezzi unici presi nelle abitazioni e quasi sicuramente hanno un grande valore o rappresentano un forte valore effettivo.

I tre sono stati sottoposti a fermo per furto e ricettazione e sono già stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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