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Bagarre in Consiglio sul taglio dei pini

JESOLO. Taglio dei pini in via Pindemonte terminato, disordini in Consiglio comunale. L'opposizione abbandona per due volte il Consiglio. Sono dovuti intervenire più volte gli agenti della municipale...

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JESOLO. Taglio dei pini in via Pindemonte terminato, disordini in Consiglio comunale. L'opposizione abbandona per due volte il Consiglio. Sono dovuti intervenire più volte gli agenti della municipale per calmare gli animi. In platea, Rodolfo Murador, di Sinistra: «Gli alberi si salvano, non si tagliano. I sistemi e gli studi c'erano. Gravissimo il sindaco che ha detto che non sarà eletto con i voti di chi protestava». Tra questi un drappello del Movimento 5 Stelle particolarmente nutrito, poi il gruppo di Claudio Corazza e il comitato contro il taglio dei pini che chiedeva potesse parlare il docente di Agraria Stefano Bona. Renato Martin ha proposto l'alternativa di declassare la strada a urbana e intervenire su aiuole e radici. Christofe De Zotti di Jesolo Bene Comune ha sanzionato il fatto che non siano stati ascoltati i cittadini. «Quella dell' altra sera», hanno detto Daniele Bison e Ilenia Buscato, «è  stata una delle più brutte pagine del Consiglio, del resto un sindaco che ritiene di non ascoltare i cittadini perché convinto che non lo voterebbero è indegno  di  ricoprire quel ruolo». Provocazioni di Mirco Crosera ch si è seduto ai banchi dell'opposizione e abbandonato la sua maggioranza: «Non voglio una città di castagni, ananas e banane».

Giovanni Nardini per il Pd ha ricordato come a Cortellazzo ci sia una petizione che chiede di tagliare i pini che hanno cagionato danni enormi. Il sindaco Zoggia è stato determinato: «Ero pronto a spiegare ai cittadini i motivi che ci hanno spinto a prendere questa scelta, purtroppo, il Consiglio di giovedì sera è vissuto solo di contestazioni, interruzioni, polemiche che nulla hanno a che vedere con il confronto democratico. Si sono fatti strumentalizzare da alcuni consiglieri di opposizione». (g.ca.)

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