Giare ricorda Isepetto, libero e combattente
Antifascista e partigiano fu catturato dalle truppe naziste. Una ballata dedicatagli da Bertelli e Mion

GIARE. Il ricordo dei liberi per chi per questa libertà ha combattuto e sofferto. C’erano un centinaio di persone ieri pomeriggio a Giare di Mira in occasione dell’inaugurazione della stele dedicata a Romeo Isepetto, pescatore e partigiano figura carismatica della Resistenza mirese, morto all’indomani della Liberazione.
«Siamo qui a ricordare la storia», ha spiegato il sindaco di Mira, Alvise Maniero, «perché un popolo che non ricorda la propria storia non ha futuro. La lotta di chi combatte per liberare il nostro paese dal nazifascismo e dalla dittatura ci deve essere sempre di esempio anche in questi tempi dove i tentativi di ridurre la democrazia non mancano».
Romeo Isepetto fu una figura simbolo, durante gli anni Venti e Trenta del secolo scorso, dell’antifascismo della Riviera, e fu catturato come resistente e antifascista dai tedeschi durante un rastrellamento dopo l’8 settembre del 1943. Finì nel campo di concentramento di Mauthausen in Austria dal quale riuscì a tornare a guerra finita. Era un pescatore e proprio pescando in barena a Giare, nel 1947, perse la vita. A raccontare chi fosse Isepetto ci hanno pensato Ivano Perini del comitato “Pro Romeo Isepetto” e Floriana Rizzetto del direttivo nazionale dell’Anpi e anche una “Ballata” eseguita da Gualtiero Bertelli e Moira Mion che ha ripercorso le fasi della vita del partigiano. Il Comune di Mira ha portato sul posto, in mano al comandante dei vigili, anche il gonfalone con lo stemma ufficiale.
Sempre ieri alle 11.30 a Olmo di Borbiago, nel luogo dove caddero in uno scontro a fuoco con i tedeschi nove partigiani miresi, si è tenuta una cerimonia con deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti della Resistenza seguita dai canti del Coro “I Fiori de Suca”. (a.ab.)
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