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I vandali devastano l'Arena Duse a Sottomarina

Spaccati i bagni, distrutti gli arredi e anche allagata la platea del Teatro all’aperto

Elisabetta Boscolo Anzoletti
1 minuto di lettura

SOTTOMARINA. L’Arena non ha pace. Il teatro all’aperto dedicato alla divina Duse è stato per l’ennesima volta preso di mira dai vandali che hanno distrutto i sanitari, buttato all’aria tutto il mobilio, spaccato i quadri elettrici e lasciato i rubinetti aperti allagando tutto. Un colpo di grazia ad una struttura che già da tempo soffre della mancanza di manutenzione ordinaria e di interventi straordinari che ne preservino la tenuta, troppo esposta alle intemperie a causa della mancanza di una copertura. Fino ad un paio di estati fa l’Arena era utilizzata per concerti, spettacoli teatrali, kermesse di danza e cinema all’aperto.

Nell’ultimo periodo invece la struttura non è stata richiesta dalle associazioni per gli eventi estivi, è rimasta sottoutilizzata finendo in uno stato di abbandono che è visibile a tutti. Nel frattempo l’edificio è passato dalla gestione dell’ufficio turismo a quella dell’ufficio patrimonio allungando la liste dei beni non utilizzati e caduti nel dimenticatoio. L’Arena ha dimostrato forti limiti strutturali da subito con infiltrazioni d’acqua sulle gradinate, sulle pareti dei locali interni e sugli intonaci che si sono scrostati, causate dalla scelta dei materiali ma anche dalla mancanza di una copertura su cui aveva insistito l’allora assessore alla cultura Francesco Lusciano che aveva chiesto di correre ai ripari prevedendo un soffitto mobile che permettesse di usarla anche nei mesi invernali.

Periodicamente la commissione controllo impianti sportivi effettua dei sopralluoghi e ogni volta finisce col constatare come l’Arena peggiori di volta in volta. Se non bastasse l’usura e il maltempo ad accanirsi ci hanno pensato anche i vandali. Nell’ultima scorribanda hanno distrutto tutti gli interni: spaccato i sanitari dei bagni, rotto le vetrate dei quadri elettrici, rovesciato sedie e armadietti, aperto tutti i rubinetti allagando anche la zona della platea.

«Uno scempio senza precedenti», commenta il consigliere della Lega, Marco Dolfin, membro della commissione controllo impianti sportivi, «uno spreco di denaro pubblico. Ora l’unica cosa da fare è cercare di salvare ciò che resta dando l’arena in gestione a qualche società sportiva che almeno si occupi della manutenzione ordinaria». In effetti è l’unica soluzione che intravvede anche la giunta Casson. «La struttura avrebbe bisogno davvero di interventi importanti», spiega l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Rossi, «ma non abbiamo risorse per farlo. Se ci fosse qualche società interessata sarebbe una soluzione ottimale».

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