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Centomila bersaglieri a San Donà

La città ospiterà il raduno nazionale del 2018, per i cento anni dalla fine della Grande Guerra

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Anno 2018: invasione pacifica di centomila bersaglieri per il primo grande raduno nazionale a San Donà. La data è già stata ufficializzata e il vice sindaco, Luigi Trevisiol, è andato a Roma di recente per avere le ultime conferme. Sarà un evento storico per i fanti piumati della città, che avranno la possibilità di organizzare un raduno destinato a rimanere negli annali della città.

San Donà ha un legame fortissimo con i bersaglieri, le loro numerose associazioni, iniziative ed eventi organizzati nel corso dei decenni. Poi una fanfara che si è esibita in tanti Paesi del mondo. Il monumento al bersagliere saluta sulla sponda di Musile tutti gli ospiti del Basso Piave, un monumento che è storia, simbolo, cultura. Nel 1955 un gruppo di amici bersaglieri fondò la sezione di San Donà. Dieci anni più tardi il primo raduno Interregionale segnò il monumento al bersagliere, finanziato da una raccolta fondi tra la popolazione. La scultura riproduce il bersagliere di Porta Pia a Roma, collocata su un fortino della seconda guerra mondiale e realizzata col bronzo di cannoni ricercati con la collaborazione della Sezione Bersaglieri di San Donà. All’epoca arrivò il ministro della Difesa Giulio Andreotti per l’inaugurazione. E fu posto sul lato di Musile per ricordare l’impeto dei bersaglieri alla destra Piave verso gli austriaci.

San Donà, nell’anniversario dei cento anni dalla Grande Guerra si prepara a celebrare numerosi eventi e commemorazioni che consentiranno anche un rilancio turistico della città e di tutto il Basso Piave. In questi territori la Grande Guerra si è conclusa con la Vittoria e il Piave ne rappresenta al tempo stesso luogo e simbolo per una città entrata nella storia senza mai aver realmente investito in questa sua straordinaria avventura. Per i cento anni della Grande Guerra, San Donà si prepara a organizzare e promuovere una serie di incontri ed eventi storici per riscoprire i luoghi e i protagonisti della prima guerra mondiale in un territorio che porta ancora i segni di quel periodo storico. Mai come in questo momento la città ha l’opportunità di rilanciare il territorio costruendo un percorso che porterà nella storia.

Giovanni Cagnassi

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