Quindici sacchi d’immondizie ai Laghetti
MARTELLAGO. Arriva la bella stagione, c’è voglia di uscire, di passeggiare, anche in mezzo alla natura, sensibilizzare le persone, bambini compresi, a rispettarla Martellago e Noale sono pronte ad...

MARTELLAGO. Arriva la bella stagione, c’è voglia di uscire, di passeggiare, anche in mezzo alla natura, sensibilizzare le persone, bambini compresi, a rispettarla Martellago e Noale sono pronte ad accogliere i visitatori nelle rispettive aree verdi, il parco Laghetti e l’oasi di via Ongari, e in questi giorni si sta predisponendo il tutto per renderle più visibili. Poi fai un giro e scopri cose che neppure t’immagini.
Domenica scorsa, infatti, una cinquantina di volontari ha riempito quindici sacchi di spazzatura raccolta all’interno dell’area verde di Martellago. C’era di tutto: dai rifiuti di ogni genere, alle lattine, ai mozziconi di sigaretta, alle carte e persino una lavatrice, sbucata dai cespugli e caricata per essere smaltita a dovere. Non solo, perché è stata rinvenuta pure una rete di pescatori di frodo laddove non si potrebbe. Infatti, due giorni fa, è andata in scena la quarta edizione dell’iniziativa «Puliamo le cave», organizzata da Carp Club Cfi Martellago assieme all’associazione genitori e il patrocinio del Comune. L’obiettivo è proprio dare una ripulita al polmone verde comunale e sensibilizzare i cittadini al rispetto per l’ambiente. A fine mattina sono intervenuti il sindaco Monica Barbiero e l’assessore alle associazioni Antonio Loro, che hanno ricordato proprio l’importanza dell’azione del volontariato e il ruolo d’esempio per l’attività svolta.
A Noale c’è l’oasi di via Ongari, ampia circa 20 ettari e habitat per flora e fauna. Sono molte le persone che durante l’anno vi accedono per ammirare la natura dai vari punti di osservazione, ma pure per ascoltare i richiami dei vari animali. E talvolta si trasforma in luogo di studio. L’assessorato all’ambiente, in collaborazione con Martina Bano che gestisce l’oasi e il dirigente scolastico Francesca Bonazza, ha confermato il programma di visite delle quarte elementari.
Gli studenti comprenderanno la storia che ha portato un’area di cave di argilla a diventare un’importante oasi naturalistica e quali sono le specie animali e vegetali che la popolano. L’area offre, poi, lo spunto per ragionare su temi quali come la trasformazione del territorio, il rischio idrogeologico e l’inquinamento dei corsi idrici. I ragazzi hanno già partecipato a una lezione in classe di circa due ore: il 4, 8, 6, 11 e 13 maggio usciranno in gita per andare proprio in via Ongari.
Alessandro Ragazzo
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