Venezia, in autunno il primo vaporetto a idrogeno
“Hepic” potrà trasportare quaranta passeggeri dall’aeroporto Marco Polo a San Marco
Gianni Favarato
VENEZIA. Se tutto andrà come previsto entro la fine del prossimo autunno vedremo circolare a Venezia il primo vaporetto alimentato ad idrogeno ad emissioni zero; frutto della ricerca che da anni sta conducendo l’Hydrogen Park di Marghera che ha messo a punto già alcuni anni fa “Accadue”, il prototipo o europeo di imbarcazione da diporto a propulsione a idrogeno.
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto è stata pubblicata la delibera della Giunta che dà il via libera alla progettazione e realizzazione di Hepic (Hydrogen electric passenger venice boat), un’imbarcazione per il trasporto di circa 40 passeggeri del tipo di quelle utilizzate attualmente per il servizio di linea (Alilaguna), tra l’aeroporto e i lcentro storico. Hepic sarà, dotato di un motore elettrico alimentato da un sistema ibrido che comprenderà celle a combustibile di idrogeno e batterie tradizionali, con un investimento iniziale di 1 milione e mezzo di euro.
Il primo esemplare della nuova imbarcazione sarà realizzato dall’associazione temporanea di imprese Hydrogen Park Green Water Mobility, che ha come capofila la veneziana Alilaguna e che comprende il cantiere nautico Vizianello e la start-up innovativa EconBoard. Il progetto utilizzerà anche le tecnologie sviluppate da Enel Distribuzione, che – forte dell’esperienza di aver costruito e fatto funzionare a Fusina la prima centrale elettrica a idrogeno – realizzerà le infrastrutture per la movimentazione elettrica e da Dolomitech, azienda trentina produttrice degli autobus a idrogeno già utilizzati durante i campionati mondiali di sci nordico tenutisi in Val di Fiemme nel 2013 e in servizio attualmente a Bolzano.
Rispetto a quel primo progetto sul prototipo Accadue, il vaporetto vero e proprio, Hepic, beneficierà del sostegno finanziario delle aziende raggruppate nell’Ati della Commissione Europea per la realizzazione di un’infrastruttura comunitaria per la distribuzione di carburanti di origine non fossile.
Nella fase sperimentale Hepic utilizzerà idrogeno a spot, ma è già stato messo a punto un secondo progetto per un «distributore di idrogeno multimodale» (in grado di ricaricare con combustibile ad idrogeno sia vaporetti che autobus) nell’area della Stazione Marittima.
«Siamo convinti delle grandi possibilità di sviluppo commerciale ed industriale delle tecnologie legate all’idrogeno – sottolinea con soddisfazione Michela Coletto, presidente di Hydrogen Park e responsabile di Enel per il Nordest – . Il territorio, veneziano e del nordest, ospita già competenze industriali di eccellenza in questo settore, ma chiediamo anche alla Pubblica Amministrazione di fare la sua parte adeguando la normativa sull’uso dell’idrogeno nel trasporto acqueo in modo da dare prospettive certe allo sviluppo di queste tecnologie».
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