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Venezia, piano straordinario di sicurezza per carnevale

In pieno allarme terrorismo, varate misure eccezionali: vigilantes sui tetti muniti di binocoli, aree di decompressione, divieto di petardi, fuochi e sacco a pelo

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VENEZIA. Il palco del Carnevale di Venezia a San Marco oltre a gestire la regia dello spettacolo sarà anche il punto nodale del piano per la sicurezza messo a punto dal Questore, in collaborazione di tutte le forze dell'ordine: vigili urbani, Suem 118, vigili del fuoco e protezione civile.

Di fronte all'allarme terrorismo, ma anche per prevenire gli episodi di micro criminalità che un evento simile, con un grande afflusso di pubblico, porta con sè, la regia della sicurezza sarà proprio a ridosso della scena, con la possibilità di utilizzare il sistema di microfonia e video per i turisti.

Sono inoltre previste due aree di decompressione, dietro al palco alle Procuratie napoleoniche e in piazzetta dei leoncini, di fianco alla Basilica di San Marco. Sui tetti osservatori con cannocchiali, binocoli e videocamere per controllare che non avvengano eccessi, o per indirizzare e guidare l'intervento degli operatori per qualsiasi problema, dal furto al malore, fino alle risse.

Raffica di divieti per la tutela dell'incolumità pubblica e della sicurezza urbana. Il comandante generale della Polizia municipale, Luciano Marini, ha firmato una ordinanza che prevede da sabato 7 fino a martedì 17 febbraio, nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, il divieto di «ogni comportamento che possa turbare la tranquillità o compromettere l'incolumità pubblica; usare e/o portare al seguito materiali atti ad imbrattare; fare esplodere e/o portare petardi, castagnole, girandole e altri artifici esplodenti; accendere fuochi; sdraiarsi per terra, anche utilizzando sacchi a pelo o attrezzature similari in tutte le aree pubbliche del centro storico e delle isole».

È inoltre vietato usare in Piazza San Marco, in Piazzetta, sotto le Procuratie e nei luoghi interessati dalle manifestazioni programmate e autorizzate, «apparecchi atti alla diffusione sonora o strumenti musicali che possono recare disturbo alle persone e alle medesime manifestazioni».

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