Si rompe la marcia, vaporetto alla deriva a Venezia
Ennesimo incidente ieri a San Samuele per la rottura dell’invertitore. Il mezzo è attraccato con una manovra d’emergenza
Vera Mantengoli
VENEZIA. Ennesima tragedia sfiorata ieri pomeriggio alle 16.20 su un vaporetto della Linea 1 che stava procedendo verso il Lido.
L’incidente è avvenuto nel tratto del Canal Grande tra l’imbarcadero di Ca’ Rezzonico e quello di San Samuele. Durante la manovra di approdo a Ca’ Rezzonico, la leva dell’invertitore si è bloccata, facendo perdere il controllo del mezzo al capitano. Grazie alla sua abilità il pilota è riuscito comunque ad approdare nella riva opposta, attraccando a San Samuele. Una volta fermo il battello è andato in avaria ed è stato necessario chiamare i soccorsi di emergenza affinché portassero via l’imbarcazione. La corsa è stata interrotta e la gente è stata fatta scendere fino a quando non è arrivato un altro vaporetto con un equipaggio di riserva che ha coperto la corsa. Per fortuna in quel momento non stava transitando nessuna imbarcazione, ma solo qualche ora prima, proprio nel Canal Grande, era passato il corteo con un centinaio di barche storiche.
L’ennesimo incidente, sempre provocato da un guasto meccanico, che adesso sta riaccendendo la protesta tra i sindacati dei piloti. Lo stesso problema si era verificato infatti qualche mese fa con il vaporetto della Palanca sfondato da un tronco. Anche in quel caso, proprio a causa della rottura della leva dell’invertitore, il capitano non aveva potuto fermare il battello che aveva continuato ad andare all’indietro, andando diritto verso la piattaforma adiacente, utilizzata per piantare i pali nell’acqua. Due giorni fa vaporetto in avaria stavolta per la rottura della centralina elettronica. E in mezzo tanti piccoli incidenti segnalti dai piloti.
Ieri pomeriggio la stessa dinamica della Palanca, stavolta per fortuna senza feriti a bordo. All’improvviso la leva dell’invertitore si è rotta e il battello è andato fuori controllo.
"Quando succedono questi gravissimi incidenti", ha detto Nevio Oselladore, presidente del Comitato Lavoratori Navigazione, "i responsabili siamo noi che guidiamo i mezzi. Per questo non vogliamo stare zitti. Se anche questa volta la leva dell’invertitore ha creato problemi, significa che forse questo strumento non funziona per i nostri battelli e che non si possono comprare strumenti senza averli provati, come invece è stato fatto. Noi denunciamo queste situazioni perché vogliamo evitare incidenti e perché siamo noi i responsabili alla fine».
Proteste annunciate per i prossimi giorni. Usb ricorda le tante segnalazioni rimaste inevase e la denuncia del piano di ristrutturazione del settore manutenzione.
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