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Comunali, rottura totale con Zappalorto

Fallito il tentativo in Prefettura per l’accordo sugli stipendi. I sindacati rifiutano la proposta del Comune. Tagli in arrivo

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C’è solo lo scontro ormai tra il commissario straordinario del Comune Vittorio Zappalorto da una parte e sindacati e dipendenti comunali dall’altra, indipendentemente da come finirà la trattativa con il Governo per ottenere la neutralizzazione sul personale di Ca’ Farsetti dei tagli alle retribuzioni legati allo sforamento del patto di Stabilità 2014 - con un emendamento legato al decreto Milleproroghe - e la richiesta di un piano pluriennale di rientro dal deficit di Ca’ Farsetti.

Lo ha confermato l’incontro di ieri tra le parti in Prefettura, che doveva teoricamente servire a cercare un accordo.

Ma invece - come previsto - è rottura, perché i sindacati hanno rifiutato la proposta avanzata per conto del commissario dal subcommissario con delega al Bilancio Vito Tatò, dal direttore generale Marco Agostini e dal direttore del Personale Maria Maddalena Morino.

Il commissario proponeva un parziale rifinanziamento dei progetti e la messa a disposizione di un milione e mezzo di euro - ciò che Ca’ Farsetti avrebbe oggi come avanzo di cassa - sui nove che oggi costituiscono la retribuzione integrativa dei dipendenti comunali, legata soprattutto alla produttività.

Con una possibilità teorica di integrare la somma, se il piano di rientro dal deficit che Zappalorto sta provando a concordare con il Governo andrà a buon fine.

Un’offerta nettamente rifiutata dai sindacati ed è quindi possibile che ora Zappalorto - come la legge Brunetta per il pubblico impiego gli consente - proceda unilateralmente con i tagli alle retribuzioni anche in assenza di un accordo con le Rappresentanze sindacali unitarie del personale di Ca’ Farsetti.

Il piano di rientro - se il Governo lo approverà, con un provvedimento ad hoc per Venezia - potrebbe in teoria consentire al Comune una maggiore flessibilità nell’uso delle proprie risorse di bilancio. Si parla, in particolare, di una possibile imposta da istituire per lo sbarco e l’imbarco dei passeggeri delle navi da crociera e dell’uso degli introiti ricavati da oneri di urbanizzazione, multe per violazioni al codice della strada e importi della tassa di soggiorno per colmare i «buchi» della spesa corrente, senza la rigidità attuale.

Ma è un percorso tutto da costruire e intanto, in concreto, ci sono solo i nuovi tagli che Zappalorto si appresta a praticare alla retribuzione integrativa dei comunali e il pacchetto di iniziative di mobilitazione che i sindacati stanno già per predisporre dall’inizio di febbraio.

La risposta del Governo - che sta esaminando la proposta del piano di rientro dal deficit del Comune - è attesa entro una settimana, mentre il decreto Milleproroghe dovrebbe approdare alla Camera per essere approvato all’inizio di febbraio.

Enrico Tantucci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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