Saldi, acquisti in aumento fino al 10%
L’indagine Confesercenti su un centinaio di esercenti di Mestre. Franceschi: «I negozi di vicinato restano competitivi»

«Se il buongiorno si vede dai saldi, il 2015 per le imprese del commercio è cominciato, se non bene, almeno moderatamente positivo». Crescita appena al di sotto del 10 per cento per le vendite in tempo di saldi, in particolare a Mestre.
È questa l’analisi della Confesercenti Venezia che evidenzia, con la sua tradizionale ricognizione a quindici giorni dal via ai saldi in città, un andamento migliore dell’anno scorso. Dopo l’avvio all’insegna delle code di sabato 3 gennaio, ora nei negozi la situazione si è normalizzata e anche gli sconti sono diventati un fatto normale. Circa un centinaio le attività commerciali mestrine oggetto dell’indagine di Confesercenti: secondo il 47,8 per cento del campione le vendite sono in aumento rispetto allo scorso anno con una percentuale media di crescita di poco sotto il 10 per cento. Il 6,6 per cento segnala vendite fino al 20 per cento in più mentre il 24,2 per cento segnala vendite invariate e il 15,4 per cento diminuite fino al 5 per cento.
Gli acquisti da parte dei cittadini si concentrano su capi spalla tradizionali e materiale tecnico, calzature sportive, maglieria specie se classica. Obiettivo, acquistare non solo un capo alla moda per la stagione corrente ma anche per il prossimo autunno/inverno. Moderatamente soddisfatti i negozi di calzature mentre l’intimo e la merceria segnala un lieve calo.
Dalla ricognizione di Confesercenti emerge che lo sconto medio applicato è del 30 per cento ma fanno eccezione, con sconti fino al 50 per cento, i negozi che devono fare spazio alle collezioni primaverili per scarsità di magazzini. Una ripresina, quindi, ma a due velocità, che si manifesta in centro ma non sempre nella immediata cintura esterna dove si risente ancora forte della crisi e della concorrenza dei centri commerciali. E i commercianti restano per lo più pessimisti sul futuro.
«Non è molto, dopo il non felice andamento delle vendite natalizie, ma almeno è un cambio di tendenza», afferma il direttore di Confesercenti Maurizio Franceschi, «Un ritorno all’acquisto anche se limitato e che evidenzia la competitività dei negozi di vicinato».
Di certo, dice Franceschi, la boccata di ossigeno rappresentata dai saldi aiuterà molti commercianti a sopravvivere. Ma serve, continua il direttore, «il rilancio economico e sociale della città, con politiche che creino un ambiente urbano maggiormente attraente per consumatori e imprese. Mi auguro che le forze politiche che si preparano alla prossima campagna elettorale siano consapevoli che il rilancio della città si fonda anche sul ruolo strategico del commercio».
Mitia Chiarin
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