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Oggi in Consiglio la resa dei conti sulla crisi

Chioggia. Mozione per le dimissioni di Daniel Tiozzo, Casson presenta (forse) la nuova giunta

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CHIOGGIA. Una mozione di sfiducia per il presidente del Consiglio, Daniel Tiozzo Fasiolo (Pd), e, forse, la presentazione di una nuova giunta. Quella di oggi, alle 15.30, sarà una seduta di Consiglio in tutti i casi infuocata perché dopo il divorzio Pd-sindaco gli animi sono suscettibili e ogni parola pesa come un macigno.

La prima resa dei conti avverrà oggi anche se all’ordine del giorno è previsto solo un punto, quello appunto della mozione di sfiducia presentata dall’opposizione nei confronti di Tiozzo che non è ritenuto “super partes” come vorrebbe il suo ruolo istituzionale, perché si tratta di un Consiglio convocato prima del terremoto in maggioranza. Mozione che sarà votata anche dall’Udc e dalla Civica che ormai non hanno più nessun vincolo di alleanza col Pd.

È quindi già scontato che Fasiolo lascerà la poltrona di presidente e tornerà tra i banchi consiliari “normali”.

Il punto di domanda riguarda invece il nome del nuovo presidente che il Pd attende per “svelare” gli accordi che si nasconderebbero dietro la mossa del sindaco di rompere con i democratici.

«Lo diciamo per l’ennesima volta», sbotta il capogruppo di Sel ed ex sindaco, Fortunato Guarnieri, «non abbiamo nessun accordo con il sindaco e non ci sarà nessuna nuova maggioranza. Forse ci sarà una nuova opposizione perché il Pd, ferito a morte, passerà dall’altra parte, ma di certo non una nuova maggioranza. Non vogliamo posti in giunta, non vogliamo ruoli di sottogoverno. È evidente che il presidente del Consiglio potrà toccare ad un gruppo di opposizione, ma nulla di più. Ci limiteremo a valutare uno per uno i provvedimenti che Casson porterà in Consiglio, votando quelli utili alla città».

Mezza parola anche per il Pd che, scaricato da Casson, ha addossato al sindaco le colpe per tutto quello che non è stato fatto in tre anni e mezzo. «Ci vuole una bella faccia tosta a date tutte le colpe al sindaco», continua Guarnieri, «il Pd sedeva in giunta con quattro assessori di cui uno vicesindaco. Che questi tre anni siano stati un fallimento non c’è dubbio, ma loro ne sono parte attiva e facciano un mea culpa, anche se capisco che al momento sono storditi dalla cacciata».

Oggi all’ordine del giorno non è prevista la discussione sui nuovi assetti della giunta, ma il Pd tenterà di aprire un confronto pubblico con Casson che oggi potrebbe anche arrivare in Consiglio con i nomi della nuova giunta.

Nulla è ancora ufficiale, ma i nomi che circolano da giorni sono ormai sempre gli stessi. Il dirigente scolastico Luigi De Perini, che potrebbe assumere le deleghe al Patrimonio, Bilancio, Turismo e il ruolo di vicesindaco; l’insegnante e giornalista Alessandra Lionello che guiderebbe Cultura, Ambiente e Pari opportunità; l’architetto Francesca Segato all’Urbanistica, continuo terreno di scontro col Pd; Marco Dughiero alla Pesca e Attività produttive. È probabile però che per l'ufficialità servirà ancora qualche giorno.

L’attesa è tutta per oggi pomeriggio, quando per la politica cittadina sarà con ogni probabilità il momento di contarsi.

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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