Stop al blocco degli sfratti torna l’emergenza casa
Pochi i casi che riguardano le finite locazioni, allarme causato dalle morosità Il Sunia scrive a Renzi, il Comune annuncia il fondo di due milioni, Bonzio polemizza

Stop al 31° blocco degli sfratti per finita locazione. La legge di stabilità non prevede deroghe e a Venezia la preoccupazione sale assieme alla tensione per l’emergenza abitativa. «Stiamo parlando di 120-130 sfratti che sono tutti di vecchia data; di nuovi non ne risultano per le finite locazioni. Sono invece molti di più gli sfratti per morosità, spesso incolpevole, che erano esclusi dal blocco e che coinvolgono persone e famiglie che perdono il lavoro e rischiano, di conseguenza, di perdere anche la casa in affitto in cui vivono». La preoccupazione di Ivana De Rossi, segretaria storica del sindacato inquilini Sunia per la situazione di Venezia si è tradotta in una sua lettera natalizia al premier Matteo Renzi.
«Gli ho scritto per sollecitare una proroga del blocco. Gli ho spedito un albero di Natale, pieno di sfratti e una richiesta di aiuto. Dal sindacato nazionale ci dicono di sperare in un provvedimento di aggiustamento da parte del governo entro fine gennaio».
Intanto gli sfratti riprendono. I dati più recenti sulla situazione in città e provincia sono del prefetto Cuttaia. Dalle 34 richieste di esecuzione del 2001 si è passati alle 9.222 del 2012 in Provincia di Venezia. 470 i provvedimenti di sfratto nel 2012 contro i 285 del 2011. In aumento gli sfratti per morosità: 154 su 161; solo 7 quelli per finita locazione.
Nei primi cinque mesi del 2014, dice l’Osservatorio casa, sono state avviate 467 procedure per rilascio di immobili con 119 sfratti eseguiti e nel secondo semestre 2013 sono state contate 691 richieste di sfratto in esecuzione e 163 eseguite. Dati ora in via di verifica da parte dell’ufficio Casa del Comune. L’incapacità di pagare l’affitto è ora la prima causa degli sfratti a Venezia più che a Mestre.
Il governo Renzi ha stoppato le proroghe del blocco degli sfratti ma ha creato un fondo nazionale sulla morosità incolpevole. «Al momento sfratti per finita locazione non risultano», spiega il subcommissario Pomponio, «e stiamo attivando il fondo sulla morosità incolpevole, con il quale speriamo di intercettare la maggior parte delle situazioni e di intervenire anche in assenza di proroghe in questo 2015».
Il Comune ha a disposizione quasi 2 milioni. Un milione e mezzo dalla Regione per il bando di sostegno all’affitto a cui si aggiungono 160 mila euro del 2014 da spendere entro giugno 2015 più la quota del 2015 di 120 mila euro del fondo nazionale del ministro Lupi contro la morosità incolpevole. Il Comune ha aggiunto 150 mila euro.
«I fondi ora ci sono e speriamo di affrontare la situazione con una certa tranquillità», assicura Pomponio. Ma ci sono anche polemiche. «Di fronte ad un governo che non teme il dramma sociale di una stagione di sfratti generalizzati», dice Sebastiano Bonzio (Rifondazione comunista) «è assordante e imbarazzante il silenzio del Comune a guida del commissario Zappalorto. In una delle città italiane in cui è più devastante la situazione di permanente emergenza abitativa non è tollerabile che la voce delle istituzioni non si levi ferma e determinata per chiedere al governo di ravvedersi».
Mitia Chiarin
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