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Troppe foto ai piloti dei vaporetti, arrivano i vetri scuri in cabina

Comandanti Actv stanchi per gli scatti pubblicati sui social. L’ufficio legale della Cisl pronto a presentare una denuncia

di Francesco Furlan
1 minuto di lettura

VENEZIA. Vetri oscurati in cabina per proteggersi dagli obiettivi ritenuti troppo invadenti delle macchine fotografiche e dei telefonini di turisti e residenti. È la proposta presentata all’azienda - che non ha ancora risposto - dal settore navigazione delle rappresentanze sindacali unite (Rsu) di Actv. E’ un tema molto sentito tra chi lavora nel settore della navigazione, soprattutto tra i piloti, stufi di essere ripresi e pubblicati nei social network, facebook su tutti, e non solo quando si tratta di foto che denunciano comportamenti pericolosi, come il caso di piloti sorpresi con il telefonino all’orecchio mentre erano alla guida dei vaporetti.

C’è chi ritiene che sia giusto intervenire mettendo un freno alla moda dei piloti immortalati dall’obiettivo e invece chi sostiene che - al tempo dei telefonini sempre connessi in rete - sia una battaglia persa in partenza riuscire a regolamentare la vicenda anche perché se un pilota viene fotografato al telefonino mentre guida un battello carico di passeggeri, è evidente a tutti che il problema non riguarda la foto ma proprio ciò che ritrae. «Capiamo che è impossibile impedire le foto di turisti e residenti - è il ragionamento che però accomuna i dipendenti - «ma non è corretto essere messi alla pubblica gogna, anche quando non ci rende responsabili di comportamenti scorretti». Non è un caso quindi che l’ufficio legale della Cisl stia valutando se ci sono gli estremi per denunciare una persona che, su facebook ha pubblicato la foto di un pilota diventato poi bersaglio di commenti poco gradevoli anche per aspetti, come il modo di vestire, che nulla hanno a che fare con la professionalità. «Noi abbiamo chiesto all’azienda», conferma Eugenio Tiozzo, sindacalista della Cisl e pilota, «di poter installare i vetri oscurati quanto meno nei grandi battelli che prestano servizio tra la Pietà e Punta Sabbioni, e tra Fondamenta Nuove e Burano».

Quel tipo di vetro presente in molti uffici, che dall’interno permette di guardare fuori ma non viceversa. «È una proposta che abbiamo presentato all’azienda prima delle vacanze», spiega ancora Tiozzo, «e per la quale stiamo aspettando una risposta, ma che permetterebbe almeno in questi battelli, che sono più grandi, una maggior privacy per i piloti e gli altri membri dell’equipaggio quando sono nella cabina». Da parte dell’azienda per ora nessuna risposta formale, probabilmente anche in attesa di un confronto dedicato proprio a questi temi con i rappresentanti sindacali dell’azienda di trasporto.

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