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Segnali incoraggianti dal mercato delle costruzioni

Il maltempo non ha aiutato il settore, questo è sicuro. Eppure, se nel resto del Veneto il mercato delle costruzioni non mostra segnali incoraggianti, a Venezia qualcosa si muove. L’analisi...

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Il maltempo non ha aiutato il settore, questo è sicuro. Eppure, se nel resto del Veneto il mercato delle costruzioni non mostra segnali incoraggianti, a Venezia qualcosa si muove. L’analisi congiunturale sul comparto promossa da Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto, regala alla nostra provincia alcuni barlumi di speranza, contenuti all’interno di due voci importanti: occupazione e fatturato.

Nel primo caso, argomento delicatissimo, il terzo trimestre 2014 registra addirittura una crescita del 5,6% rispetto allo stesso periodo del 2013. Un successo, se si guarda al trend degli anni precedenti e alle performance della altre province che, pur rilevando variazioni quasi nulle (eccetto Padova, +2,8%),non offrono lo stesso risultato del Veneziano. In più, anche a livello previsionale siamo l’unico territorio (assieme a Belluno) che prevede una crescita degli occupati: +3,3%. L’altro dato in controtendenza è appunto il fatturato, negativo nel Veneto (-0,4%) e positivo (+0,3%) nella nostra provincia.

Restano al palo, di contro, gli ordinativi. Prendendo in esame i dati della nostra regione, rispetto allo scorso anno sono le imprese artigiane a soffrire maggiormente (-0,6%), mentre quelle non artigiane evidenziano una variazione negativa quasi nulla (-0,1%), «segno evidente di un rallentamento dei lavori di manutenzione e di ristrutturazione delle case civili, tradizionalmente appannaggio delle piccole unità piuttosto che delle grandi», come spiega Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto.

Insomma, al di là dei deboli segnali che riguardano le costruzioni veneziane, il comparto è ancora in gravi difficoltà e, seppur efficaci, gli incentivi fiscali di recente introdotti non sembrano bastare. «Per ripartire questi strumenti da soli non bastano», spiega Virginio Piva, presidente di Edilcassa Veneto. «A supporto servono innanzi tutto un alleggerimento della pressione fiscale sulla casa che ha raggiunto livelli davvero insostenibili e poi un aiuto vero da parte del mondo finanziario al sostegno dell’attività delle imprese. Il credito al nostro comparto in questi anni si è notevolmente ridotto e senza questo asset strategico le nostre imprese non ce la faranno a superare questi scogli, che speriamo siano gli ultimi di una troppo lunga e grave crisi per il settore delle costruzioni». (g.cod.)

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