In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Casa di riposo, maxi retta in arrivo

Noale. Stangata per le famiglie di nove ospiti: trenta euro in più al giorno

1 minuto di lettura

NOALE. Un “regalo” di Natale inaspettato e per nove famiglie per nulla gradito. Dal primo gennaio prossimo, infatti, la casa di riposo di Noale ha deciso di rivedere al rialzo la quota della retta di nove famiglie, passando dagli attuali 54-56 euro a 89 euro al giorno, più l’eventuale servizio di lavanderia. Ci sarà uno sconto del 5 per cento ma poco male perché i parenti degli anziani sono preoccupati. L’aumento è stato deciso per «il cambiamento delle condizioni psico-fisiche e la relativa attribuzione dello stato di non autosufficienza» si legge nella missiva inviata agli interessati dai vertici della casa di riposo dove ci sono 120 persone. C’è chi rischia di subire un salasso. I casi sono diversi, perché nell’importo da saldare incidono la pensione percepita dall’anziano, l’accompagnatoria ed eventuali altri contributi. Il resto, se necessario, è aggiunto dai parenti.

«Precisiamo che il corrispettivo giornaliero privato» continua la lettera «verrà applicato fino al momento dell’assegnazione della quota sanitaria da parte dell’Asl 13, successivamente al suo ottenimento, l’importo della retta sarà ridotto ed eguagliato a quello in vigore per tutti gli ospiti convenzionati residenti presso la struttura».

«Ad oggi» spiega il figlio di un ospite «pago tra i 150 e i 200 euro mensili, perché la retta ruota tra 1600 e i 1700. Con la pensione di mio papà, riesco a gestirmi bene. Se dovesse esserci il rincaro, mi troverò dall’oggi a domani a pagare anche 1000 euro al mese, perché l’esborso sarà tra i 2500 e i 2600 euro. Non tutti hanno la mia situazione: c’è chi dovrà pagare tutto. E non capisco i motivi: mio padre è a Noale da tre anni ed è sempre stato non autosufficiente».

Per il presidente della casa di riposo Mauro Cazzaro si sta facendo il possibile per trovare una via d’uscita.

«Erano già accordi presi con il Comune» spiega «quando c’è stato il trasferimento dalla vecchia alla nuova struttura (giugno 2013 ndr). Allora si parlava di adeguare le tariffe di tutti gli ospiti. È vero, ci sono queste nove famiglie, ora scese a otto, ma stiamo ragionando con i Comuni di provenienza degli anziani per capire se ci possono essere dei contributi per coprire parte del costo. Saranno vagliate pure le singole posizioni ma c’è la volontà di venire incontro a tutti». (a.rag.)

I commenti dei lettori