Dipendenti comunali, gli stipendi non si toccano a Ca' Farsetti
Dopo gli scioperi Zappalorto fa dietrofront: stop ai tagli alla Polizia locale, reintegrati i compensi per i progetti speciali
di Alberto Vitucci
VENEZIA. Accordo firmato. Dopo cinque mesi di lotta e di polemiche tutto torna (quasi) al punto di partenza. Ieri alle 13 a Ca’ Farsetti la delegazione trattante dell’amministrazione, composta dal direttore generale Marco Agostini e dalla dirigente del Personale Maria Maddalena Morino ha sottoscritto l’accordo con i sindacati. C’erano Cgil, Cisl e Uil e gli autonomi del Csa ma non il Diccap, rimasto all’opposizione. «Per noi resta un contratto peggiorativo», ribadisce la segretaria Chiara Scarpa. Per i confederali è invece un «buon successo». Sergio Chiloiro (Cgil) e Mario Ragno (Uil) spiegano che i lavoratori avranno restituito integralmente il loro stipendio. A parte una piccola minoranza che non ha più le funzioni che svolgeva con l’amministrazione, visto il periodo di commissariamento (segreterie degli assessori, segretari di commissione). Tornano già da oggi i progetti obiettivo, vengono reintegrati i compensi per i progetti speciali, sospesi da luglio ad oggi. In questi mesi si è risparmiato quasi un milione di euro, ma alla fine il taglio sarà di circa 500 mila euro su una previsione di tre milioni e mezzo. Già ieri i lavoratori erano in assemblea con i sindacati per ripensare ai servizi che ripartiranno da novembre. Ripartono anche i progetti per la vigilanza, e lo stipendio dei vigili urbani torna com’era prima dei «tagli». Lo stesso per il settore della Pubblica istruzione e dei servizi sociali.
«Ma la cosa più importante», spiega il segretario della Uil Mario Ragno, «è che il contratto decentrato triennale resta com’era prima. Sarà modificato solo per gli ultimi mesi del 2014, con alcuni progetti trasformati in produttività».
Insomma, per Cgil, Cisl, Uil e Csa si tratta del migliore accordo possibile. E di un buon successo anche sindacale, dal momento che le proteste e gli scioperi hanno convinto il commissario Vittorio Zappalorto a tornare sui suoi passi. E a riconfermare la fiducia ai suoi dirigenti - Agostini e Morino - che avevano firmato qualche settimana fa un accordo con i sindacati che non era stato riconosciuto dal commissario. Ieri invece l’intesa, che ricalca quella di fine ottobre, è stata firmata anche da Zappalorto. Si può ripartire, insomma, in attesa delle amministrative di aprile e di una necessaria riorganizzazione dei servizi per gli anni successivi. Dopo la bufera dell’estate 2014 quasi tutti adesso si dicono favorevoli a escludere dalle sanzioni per lo sforamento del Patto di Stabilità il taglio agli stipendi dei dipendenti comunali. Un annuncio che aveva prodotto in estate scioperi e blocchi. Assemblee affollatissime e proteste compatte. Con qualche momento di tensione tra disoccupati e «garantiti».
E anche all’interno della stessa categoria dei comunali. Dove alcuni settori che hanno tra le loro attività i progetti a termine si erano visti decurtare la busta paga fino a 3-400 euro al mese. In testa i vigili urbani, gli operatori dei servizi sociali e dell’Istruzione, i componenti delle segreterie. Da domani si torna a stipendio pieno. Risorse recuperate dall’aumento delle multe e da alcuni risparmi di bilancio.
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