Jesolo, nuovo logo con polemiche
Via le torri grattacielo, ecco la “J”. La minoranza accusa: «Spesi 17 mila euro»

JESOLO. Un nuovo logo per la città di Jesolo: tramonta l’idea delle torri grattacielo che erano state il simbolo del futuro di Jesolo. E la città balneare, che era stata lanciata quale “Miami dell’Alto Adriatico”, è alla ricerca di una nuova identità. Ma già le opposizioni scalpitano e invocano dei chiarimenti sulle spese affrontate. Sarà una società della zona a presentare ufficialmente il logo a breve, dopo un avviso pubblico seguito a un bando a cui già si erano presentate molte candidate. Se il vecchio logo era basato sull’immagine di una Jesolo verso l’alto, con l'idea delle torri sorte in questi decenni, e del 2012, quale anno della realiazzione completa, quello nuovo sembra voler cancellare il passato e il fatto che alla fine questi grattacieli sono rimasti spesso vuoti alla luce della crisi immobiliare.
Si è pensato a qualcosa di più impersonale, una “J” di Jesolo che campeggia in primo piano. Ma tra le forze di opposizione c’è chi accende la polemica. «Spendere soldi per realizzare un nuovo logo», dice Ilenia Buscato, «mi pare sbagliato, ci sono altre priorità». Daniele Bison solleva il caso: «Sono stati spesi 17.690 euro, ovviamente soldi pubblici, e pensare che l’8 febbraio 2013 era stato bandito un concorso di idee per la produzione del nuovo logo di Jesolo aperto ai maggiorenni, e per il vincitore c’era un premio di 5.000 euro oneri compresi. Come mai la giunta ha preferito stralciare il concorso, aggiudicando la realizzazione a una società privata ad un costo di oltre tre volte superiore? Il lavoro è stato assegnato alla società Mida di Jesolo, dove mi risulta abbia un ruolo Bertilla Pavan, che è stata segretario del Pd di Jesolo». Intanto dalla maggioranza, Mirco Crosera ha estratto dal cassetto una sua interrogazione sul tema. «Tutte strumentalizzazioni», spiega il sindaco Zoggia, «abbiamo pensato di cambiare logo dopo tanti anni dal primo». (g.ca.)
I commenti dei lettori