Muffa e freddo, Ater sotto accusa
Chioggia. Esposto dell’amministratore del condominio Merlin che ospita nel degrado dieci famiglie
di Elisabetta B. Anzoletti
CHIOGGIA. Infiltrazioni, muffa, intonaci staccati, poggioli pericolosi, fessure nelle pareti, cavi volanti, riscaldamento non funzionante. Questi solo alcuni dei problemi con cui stanno convivendo da anni le dieci famiglie che risiedono nel condominio “Merlin” dell’Ater ai civici 1435- 1436 di Rione Sant’Andrea, denunciati con un esposto all’Asl 14, e altri in arrivo alla Procura e alla Corte dei Conti dall’amministratore di condominio Canzio Camuffo.
Camuffo, dopo vari tentativi di interloquire con i vertici dell’Ater, ha fatto eseguire una perizia tecnica da un ingegnere edile che ha allegato agli esposti. Nel condominio, che si affaccia in rivetta Merlin, sono in corso da anni alcuni interventi di sistemazione che però non si sono mai conclusi. «Gli inquilini vivono in appartamenti pericolosi e poco salubri» sostiene Camuffo, «Dal dicembre 2012 sto cercando possibilità di confronto con Ater invitando i responsabili alle assemblee condominiali, a sopralluoghi o anche solo a risposte via mail. Ho chiamato, inviato mail normali e certificate ma non sono mai riuscito ad ottenere risposte. Ho presentato un primo esposto all’Asl il 15 febbraio 2013. Gli ultimi tentativi li ho fatti il 17 e 18 settembre telefonando ripetutamente e chiedendo di parlare con il direttore o con il presidente dell’Ater».
A luglio scorso Camuffo ha richiesto una perizia tecnica all’ingegnere Sandro Signoretto che ha confermato “una situazione generalmente non idonea ai vigenti standard igienico-sanitari”. «Sono presenti», scrive Signoretto, «diffuse e estese zone di infiltrazione d’acqua, umidità, risalita capillare evidenziate da consistenti zone di muffa e conseguente degrado dell’intonaco e delle pavimentazioni. Esistono situazioni delicate dal punto di vista strutturale a causa di fessurazioni e cavillature estese in molti punti della struttura, soprattutto in coincidenza delle zone colpite da umidità». Nel dettaglio la perizia esamina appartamento per appartamento rilevando la presenza di serramenti degradati o non trattati con la conseguenza che anche con il riscaldamento acceso la temperatura non supera i 15 gradi; il non completamento di lavori in alcune facciate; tubazioni pendenti dalle pareti; allacciamenti elettrici volanti; cedimenti delle murature; fori di areazione chiusi dove servono e aperti dove non servono; aree cantierate senza indicazioni. «In base a quanto constatato», spiega Signoretto, «è indispensabile un adeguato e tempestivo intervento di ristrutturazione e di risanamento complessivo dell’edificio, in termini strutturali, impiantistici e soprattutto igienico-sanitari». Camuffo ha richiesto anche un sopralluogo degli ispettori dell’Ufficio di igiene ritenendo che la salubrità della casa sia compromessa. «È una situazione non più tollerabile», spiega Camuffo, «procederò anche con un esposto alla Procura e alla Corte dei Conti».
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