Mose, controlli antimafia al cantiere a Punta Sabbioni
Ma si tratta di verifiche di routine preliminari al rilascio della ceritificazione chiesta dal Consorzio Venezia Nuova. Damiano (Mantovani): «Tutto in regola»

VENEZIA. Il gruppo interforze coordinato dalla Prefettura di Venezia ha eseguito oggi una serie di controlli anti-mafia ai cantieri del Mose alla bocca del Lido. Una procedura prevista nell'ambito dell'istruttoria per il rilascio della certificazione anti-mafia chiesta dal Consorzio Venezia Nuova, concessionario unico dei lavori per il Mose. Ai controlli, che sono di tipo documentale e non hanno a che vedere con attività di polizia giudiziaria, stanno partecipando uomini della Gdf, dei Carabinieri, dell'Ispettorato del lavoro e della Dia, la direzione distrettuale anti-mafia. Il gruppo ha l'obiettivo di acquisire elementi informativi aggiornati sulla titolarità e l'effettiva presenza delle aziende operanti nel cantiere, volti a verificare il rispetto delle norme contrattuali, le norme di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori, di rispetto dell'ambiente, e la trasparenza dei movimenti finanziari sui lavori e servizi garantiti dalle ditte appaltatrici, subappaltatrici e contraenti.
«Da quanto sono a conoscenza nessun rilievo è stato mosso oggi al termine del controllo svolto dal gruppo interforze nel cantiere del Mose gestito dalla Mantovani alla bocca del Lido». Lo ha dichiarato il presidente della Mantovani, Carmine Damiano. «Nessun rilievo durante l'ispezione odierna - ha aggiunto - così come negativi erano stati i controlli fatti in altri cantieri della società il 10 e 11 luglio scorsi. Oggi più che mai Mantovani è un'azienda che opera nel pieno rispetto delle leggi». Damiano ha osservato che si tratta di controlli «ordinari, doverosi e necessari, che noi stessi - ha aggiunto - spesso sollecitiamo, rimanendo a completa disposizione delle autorità competenti».
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