In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Peep, il Consiglio di Stato premia il Comune

Per i giudici corretti i calcoli sul valore delle aree a Mirano. Chiusa una vicenda legale decennale

1 minuto di lettura

MIRANO. Corrispettivo delle aree Peep, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune. Si conclude definitivamente l’intricata vicenda legale che da anni vedeva opposti il Comune e alcuni cittadini miranesi, che avevano contestato all’ente di aver stabilito in maniera errata il corrispettivo delle aree Peep (il Piano di edilizia economica popolare) cedute in proprietà: i residenti sostenevano infatti che il Comune avesse calcolato il corrispettivo senza detrarre gli oneri di urbanizzazione. La sentenza della quarta sezione del Consiglio di Stato ha invece stabilito legittimità e correttezza dell’operato degli uffici comunali.

La vicenda è di vecchia data e l’iter giudiziario piuttosto ingarbugliato. I ricorrenti avevano impugnato la delibera di Consiglio comunale del 2000 attraverso il ricorso straordinario al Capo dello Stato, poi accolto. In seguito però il commissario del Comune (allora commissariato) aveva rideterminato il corrispettivo delle aree Peep cedute in proprietà, nel 2011, con gli stessi principi , ma adeguati alla nuova normativa. A quel punto i cittadini avevano presentato ricorso al Tar, il Tribunale amministrativo regionale. Il tribunale si dichiarò incompetente, così il ricorso fu riproposto al Tar del Lazio, che a sua volta indicava competente il Consiglio di Stato.

Ora la sentenza definitiva, che dà ragione al Comune. Il giudice ha in pratica concordato con la difesa del Comune, assistito dall’avvocato Primo Michielan. In particolare è stato stabilito che il Comune, nel rideterminare il corrispettivo delle aree Peep cedute in proprietà, ha detratto quanto a suo tempo già versato dagli assegnatari a titolo di oneri di concessione del diritto di superficie: non erano quindi necessarie ulteriori detrazioni. Inoltre il Comune ha correttamente determinato il valore dei lotti. Infine è stato corretto prendere in considerazione le stime dell’Ufficio tecnico comunale e non, come chiedevano i cittadini, quelle dell’Ufficio tecnico erariale. Dopo tante battaglie la fine. (f.d.g.)

I commenti dei lettori