In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Canal Grande, caos acqueo: un’altra collisione sfiorata

Ieri sotto il ponte della Ferrovia ingorgo di gondole, taxi e vaporetti dell’Actv. Provvedimenti in vista. Multe ai gondolieri per infrazione delle ordinanze Ztl

di Alberto Vitucci
2 minuti di lettura

VENEZIA. Altro ingorgo pericoloso e incidente sfiorato ieri mattina sotto il ponte della Ferrovia. Gondole e taxi che uscivano dallo stazio con i turisti a bordo, un battello della linea 1 diretto a Rialto che ha dovuto innestare la retromarcia. Proteste dai passeggeri e anche dai piloti Actv, che denunciano una situazione esplosiva. Traffico impazzito, numero di mezzi eccessivo, anche per i tanti turisti presenti in città. Regole che non sempre vengono rispettate. Eppure le multe con il sistema Argos cominciano ad arrivare, anche se per la scarsità di personale i turni di sorveglianza dei vigili sono ridotti. Ieri mattina una pattuglia di vigili dei canali ha elevato una serie di contravvenzioni ai gondolieri per il mancato rispetto delle ordinanze sulla Ztl. Erano nei rii in anticipo rispetto a quanto prevede l’ordinanza, cioè alle 9.30. «Devono rispettare le regole come gli altri», dicono i vigili. Intensificata in questi giorni la vigilanza anche sul rispetto dei divieti introdotti con i famosi 26 punti. Cioè il divieto di girare a sinistra per chi esce dal rio di Coin e di girare a destra per coloro che arrivano dal rio della Banca d’Italia. La commistione del traffico, accusano i piloti Actv, crea problemi continui.

L’altro fronte sono i taxi e i motoscafi del noleggio. Presenti in modo massiccio nel tratto di Canal Grande da Rialto a Ferrovia e da San Tomà a San Marco. Anche qui spesso le ordinanze di divieto di transito la mattina per i noleggi e le carovane viene ignorato. «Basta dire che si va a caricare a Rialto Mercato e si può passare», si sfoga un operatore della Polizia urbana. Ordinanze scritte in modo generico, che possono essere facilmente aggirate. Ma nonostante la stagione volga all’autunno, la situazione del Canal Grande è ai limiti. Un anno dopo la morte del turista tedesco poco o nulla è cambiato. Nei prossimi giorni potrebbero arrivare dei nuovi provvedimenti firmati dal commissario Zappalorto, che ha riunito nuovamente i tecnici della Mobilità per fare il punto della situazione.

Il prefetto non ha molto interesse a contrattare con le categorie del turismo, né ovviamente punta a essere rieletto. Dunque potrebbe fare quello che finora non si è fatto. Dando regole stringenti al traffico in Canal Grande e in laguna. «Le priorità sono quelle decise da tempo», dicono all’Ufficio Mobilità di Ca’ Farsetti, «cioè prima il trasporto pubblico, poi le merci e infine i servizi turistici e i privati». Tutto sta a capire quale sia il «servizio pubblico». Le carovane di turisti su motoscafi affiancati sono sicuramente un’attività legittima, ma forse non servizio pubblico, dunque soggette a limitazioni. Così come i noleggi non sempre sono parificabili al servizio taxi. La tensione è alta, e si attendono i nuovi provvedimenti.

I commenti dei lettori