Polemica dell'Actv: «I gondolieri non sono i padroni di Venezia»
L'amministratore delegato dell'azienda dei vaporetti Seno accusa: «Davanti al Danieli è punto delicato, se non si usa il buon senso nell’immissione in Bacino, l'incidente è sempre possibile»
Enrico Tantucci
VENEZIA. «Contano le regole, ma conta, prima di tutto, il buon senso. Se i gondolieri continuano a comportarsi come se fossero i padroni della laguna, immettendosi in punti delicati del traffico acqueo cittadino come il Bacino di San Marco o Rialto, incuranti del passaggio dei vaporetti stracarichi di turisti o di altri mezzi, l’incidente può purtroppo sempre capitare, che si attracchi o no a retromarcia. Lo dissi dopo la tragica morte del professor Joachim Vogel un anno fa e lo ripeto ora, per uno scontro per fortuna infinitamente meno grave come quello avvenuto domenica tra un vaporetto e una gondola all’imbarcadero di San Zaccaria. Nessuno è padrone del traffico acqueo a Venezia, dobbiamo tutti cercare di collaborare, specie in punti estremamente delicati e difficili della città».
È netta la presa di posizione dell’amministratore delegato di Actv Giovanni Seno dopo l’incidente di domenica all’imbarcadero di San Zaccaria - per fortuna senza gravi conseguenze - che ha visto un vaporetto che stava attraccando in retromarcia, come prevede un’ordinanza del Comune per quell’area, urtare contro una gondola con turisti a bordo che stava già immettendo in Bacino San Marco dal rio del Danieli, nelle vicinanze dello stazio dei gondolieri. Un punto particolarmente delicato, per il quale il Comune nel novembre scorso aveva varato un’ordinanza che vietava alle gondole l’arrivo in Bacino San Marco con i passeggeri, salvo poi tornare sui suoi passi in primavera, introducendo appunto per Actv l’indicazione di attraccare a marcia indietro, proprio per non incrociarsi con i gondolieri in uscita. Una misura non attuata per diversi mesi, proprio per la complessità della situazione, ma che appena introdotta, ha subito provocato un incidente.
«Abbiamo istituito una commissione che valuti la situazione in questo punto del Bacino di San Marco - spiega ancora Seno - ma per le modalità di attracco, al di là delle ordinanze, è sempre il comandante a bordo che deve valutare la situazione e decidere come è più opportuno comportarsi. Ma il punto fondamentale è che tutti quelli che operano in laguna e si muovono sull’acqua, abbiano un po’ più di rispetto e comprensione per gli altri, come purtroppo spesso non avviene».
Actv intanto si prepara ad adeguarsi senza grandi problemi all’atto di indirizzo destinato alle società partecipate approvato dal commissario straordinario Vittorio Zappalorto.
«Condivido le misure adottate da Zappalorto che vanno nella direzione giusta - commenta ancora Seno - ma per quanto riguarda Actv, sono già state adottate all’interno del piano industriale dell’azienda già approvato, anche per quanto riguarda il blocco del turn-over e la revisione della contrattazione integrativa che non a caso abbiamo già disdettato».
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