Il bimbo di tre anni caduto dalla finestra «Strutture in regola»
MIRANO. Le polemiche dopo la tragedia sfiorata. Covavano da mesi quelle sui profughi destinati a Mirano nell’ambito dei progetti ministeriali di accoglienza e alloggiati da Comune e associazioni...

MIRANO. Le polemiche dopo la tragedia sfiorata. Covavano da mesi quelle sui profughi destinati a Mirano nell’ambito dei progetti ministeriali di accoglienza e alloggiati da Comune e associazioni nella sede della protezione civile di via Caorliega e in altri alloggi gestiti dall’associazione Villaggio Globale. Mercoledì il volo dal primo piano di un bimbo ghanese di soli tre anni, fortunatamente ferito in modo non grave riaccende le proteste dei residenti. Il sindaco Maria Rosa Pavanello ha ordinato che si faccia luce sull’accaduto, ma sul progetto non retrocede: «Le strutture sono a norma e costantemente vigilate dagli ispettori del Ministero», spiega, «quello di via Caorliega, tra l’altro, è un alloggio destinato in parte, nel piano superiore, proprio all’accoglienza. Naturalmente va fatta luce sul singolo episodio e chiederò maggiori accorgimenti sulla gestione degli ospiti, ma il progetto è perfettamente in regola. La settimana prossima tra l’altro attendiamo un’ulteriore ispezione da parte del ministero dell’Interno». Sono 15 i profughi ospitati oggi a Mirano nell’ambito del progetto Sprar, Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Quattro, due donne palestinesi, mamma e bimbo del Ghana, sono quelli ospitati nella sede della protezione civile di via Caorliega. Gli altri sono ospitati nelle strutture di Villaggio Globale a Mirano: sono una famiglia di cinque russi, poi due iracheni e quattro siriani. La paura, mercoledì subito dopo pranzo, ha riguardato proprio il piccolo bimbo di colore: tre anni da compiere nei prossimi giorni, descritto particolarmente vivace. Si è sporto dalla finestra al primo piano dell’ex scuola elementare, ora sede della Protezione civile, facendo un volo di oltre quattro metri e procurandosi traumi e una sospetta microfrattura al bacino. È stato però subito dichiarato fuori pericolo, con l’esclusione di danni neurologici.(f.d.g.)
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