Emeroteca senza soldi niente più giornali
Servizio sospeso per mancanza di fondi, gli utenti di villa Erizzo si lamentano Il blocco è scattato dal 17 luglio su disposizione del commissario Zappalorto
di Mitia Chiarin
I 150 euro per le spese minute degli Urp, i sette uffici relazioni con il pubblico, e dell’ufficio Casa comunale e dichiarazioni anticipate di trattamento (che raccoglie le dichiarazioni dei cittadini sul testamento biologico) sono salvi grazie alla creazione di un piccolo fondo di anticipazione spese presso l’economo municipale.
Ma per altri settori del Comune di Venezia, lo stop deciso dal commissario alle spese non deliberate, per l’esigenza di risparmiare al massimo in vista dell’approvazione del bilancio di previsione 2014, causa la sospensione di alcuni servizi usati dai cittadini.
È il caso dell’emeroteca della biblioteca civica di Mestre, in villa Erizzo. Giornali e riviste erano consultabili da parte degli utenti iscritti alla biblioteca che da oltre un anno opera nella bella villa che si affaccia su via Carducci. Un servizio, quello dell’emeroteca, caro a tanti mestrini che si rivolgevano in passato al pianoterra dell’ex centro civico di via Poerio. Di fatto, senza clamore, dal 17 luglio scorso, il servizio è stato sospeso in villa Erizzo per il malcontento dell’utenza che è aumentata da quando la Civica opera nella bella villa di via Carducci.
Motivazione? Non ci sono soldi per gli acquisti dei giornali, dopo lo stop alle spese imposto dal Comune nei giorni scorsi. Niente acquisti in edicola, stop agli abbonamenti e anche quelli in versione digitale inseriti nel progetto della Medialibrary risultano “non disponibili”. La stretta alle spese, decisa in Comune, ferma un piccolo servizio che fa parte della tradizione cittadina e aiuta i meno abbienti ad informarsi. In Comune le spese vanno tutte autorizzate, e solo se strettamente urgente. ma nelle Municipalità si segnalano ora anche i blocchi alle determine per il minimo vitale, i contributi ai cittadini in difficoltà economica e il malcontento sale. La spending review in Comune di Venezia ha ridotto drasticamente le spese degli uffici comunali. Le prime direttive sono di inizio 2014 e vietavano, nel corso dell’esercizio provvisorio, “impegni per spese relative ad erogazioni liberali e acquisto di materiale d’ufficio, con esclusione degli acquisti per carta, cancelleria e toner effettuati dal Servizio Economato”. Oggi il blocco è praticamente totale. Anche per le spese piccole, come quelle dell’emeroteca.
Alcuni servizi analoghi all’emeroteca di villa Erizzo continuano però a funzionare. A Favaro le spese per i giornali da far visionare gratis ai cittadini sono state varate prima dell’ultima stretta e il servizio pare garantito fino a fine agosto con una spesa di ottanta euro al mese.
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