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Posto fisso per i lavoratori dei servizi logistici sanitari

Dopo due scioperi a giugno la Coop che gestisce, per conto della Zanardo, i magazzini dell’Asl 12, ripristina dodici contratti a tempo indeterminato

di Gianni Favarato
1 minuto di lettura

Stavolta hanno vinto i lavoratori che sono riusciti ad ottenere un contratto di lavoro a tempo indeterminato - ovvero il cosiddetto «posto fisso» - per la gestione dei magazzini che prima si trovavano in centro storico a Venezia e da qualche mese sono stai trasferiti dalla direzione dell’Asl 12 veneziana a Caerano San Marco, in provincia di Treviso. Sono dodici in tutto e garantiscono da molti anni un servizio essenziale e delicato come quello della consegna di «materiali sanitari e nutrizionali», destinati ad ospedali, ambulatori e altre strutture di assistenza medica dell’Asl 12, sia a Mestre che a Venezia.

Da mesi erano costretti a lavorare full-time con un contratto precario a tempo determinato, alle dipendenze della Storage, società cooperativa che gestiva il servizio - in via temporanea - in subappalto dalla Zanardo Servizi Logistici spa di Marghera alla quale è stata affidato il servizio in emergenza, dopo che l’azienda romana TraSer srl , che aveva l’appalto da tempo, aveva rinunciato - senza spiegare il perché ai sindacati - prima della scadenza.

La cooperativa Storage ha fatto marcia indietro dopo due giorni di sciopero dei lavoratori - il 17 e il 30 di giugno - e le forti pressioni dell’Asl 12, preoccupata per la sospensione dei servizi di consegna dei materiali per uso medico. Così ieri è è stato siglato un accordo tra la Storage Coop Logistica e i rappresentanti sindacali della Filt-Cgil venezia, in cui si sancisce per tutti e dodici i lavoratori il ripristino del contratto a tempo indeterminato.

Con il cambio di appalto le lavoratrici ed i lavoratori che prima avevano un regolare contratto di assunzione a tempo indeterminato e full-time - come spiega il sindacato - erano «stati costretti a subire un ridimensionamento della loro posizione lavorativa». Da quattro mesi, infatti, lavoravano come prima «ma con un contratto a termine che scadeva il mese scorso e con lo stipendio falcidiato , in sostanza nonostante avessero un contratto full-time, venivano pagati come part-time, con evidenti ricadute sull'importo del salario che per molti non arriva nemmeno a 800 euro nette al mese».

«Siamo soddisfatti, naturalmente, per il ripristino delle condizioni contrattuali che già avevano ma si erano visti togliere o ridimensionare da un giorno all’altro» ha commentato Marcello Salbitani della segreteria della Filt-Cgil di Venezia «si tratta di un risultato importante, raggiunto grazie alla determinazione a lottatre dei lavoratori, alla fermezza del sindacato in sede di trattativa e all’azione dell’Asl 12, a cui fa capo l’importante servizio in questione, la quale ha evidentemente messo il suo peso per convincere, la Zanardo Servizi Logistici e la Storage Coop, a ripristinare, giustramente, i contratti a tempo indeterminato».

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