In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Rissa in vaporetto, feriti pilota e marinaio

Trasportatore prende a pugni i due dipendenti Actv. Uno finisce a terra e sviene, ora scatteranno le denunce

di Roberta De Rossi
2 minuti di lettura

Incredibile scazzottata, ieri mattina, a bordo di un vaporetto di Linea 1: alle 10.22, il mezzo aveva appena ormeggiato a San Marcuola, quando un uomo - un trasportatore merci, sceso in fretta e furia dalla sua barca per “aspettare” il battello - si è scagliato come una furia contro il pilota del vaporetto, sostenendo che poco prima avesse tagliato la strada al suo mototopo, davanti al pontile di Riva di Biasio (nota: i battelli Actv hanno sempre la precedenza).

Dopo aver inveito con insulti di ogni tipo, quando il pilota - con toni comprensibilmente alterati - è uscito fuori dalla cabina per dirgli di smetterla l’uomo gli si è avventato contro, a pugni. Il marinaio intervenuto per dividerli, con l’aiuto di un passeggero, ha ricevuto a sua volta una spinta violenta: ha perso l’equilibrio, battendo la testa contro lo stipide della porta, cadendo privo di sensi. In quel momento - caso fortuito - passava un motoscafo della polizia penitenziaria, mentre altri passeggeri avvisavano i carabinieri. Con difficoltà gli agenti sono riusciti a ripristinare la calma, mentre sul posto è arrivata anche un’ambulanza del Suem 118 per pilota e marinaio. Le condizioni di quest’ultimo - dopo lo svenimento - hanno impegnato per quasi tutta la giornata i medici in accertamenti: ma alla fine “solo” occhi pesti, 5 giorni di prognosi per il marinaio e tre per il pilota.

Per oltre mezzora il vaporetto è rimasto agli ormeggi, con gli altri mezzi in arrivo a scaricare e imbarcare passeggeri “all’ai”, accumulando ritardi e code negli altri pontili: oltre alla denuncia per lesioni che dovranno (se vorranno) presentare pilota e marinaio, l’azienda sta valutando di denunciare il trasportatore per interruzione di pubblico servizio.

«Quest’inqualificabile episodio di aggressione», si legge in una nota del Comitato dei Lavoratori Navigazione, «è riprova di quanto diciamo, inascoltati, da tempo: l’esasperazione dei cittadini causata da sistematici e irrazionali cambiamenti del servizio e lo scontento delle categorie di lavoratori che gravitano attorno al Canal Grande per i continui ripensamenti sul piano di gestione del traffico acqueo stanno creando un clima di astio nei confronti dei lavoratori, parafulmine di ogni lamentela, disagio e rivendicazione degli utenti per scelte e decisioni su cui non hanno alcuna possibilità di influire, cui contribuisce senz’altro la rancorosa attività di alcuni cittadini “volonterosi” che, nonostante i toni quasi sempre insolenti e sebbene non rappresentino alcuno, vengono incomprensibilmente ricevuti in Comune e ai massimi livelli di Actv, e che spendono la propria giornata ad aizzare i passeggeri contro il personale viaggiante la cui dedizione e professionalità riesce incredibilmente a sopperire a cambiamenti di orario e frequenza delle linee con cadenza ormai mensile, totale disinformazione all’utenza e codarda abdicazione dell’Amministrazione dal suo compito di regolamentazione del traffico in Canal Grande».

«La situazione, peraltro, non potrà che peggiorare», conclude il Comitato, «se il traffico, già al collasso, aumenterà ancora con l’arrivo dei nuovi e misteriosi servizi turistici di cui la stampa sta dando conto in questi giorni. In questa situazione esplosiva il Comitato dei Lavoratori Navigazione rinnova l’allarme già dato sulla mancanza di una sia pur minima garanzia di sicurezzadel trasporto, dei passeggeri e degli equipaggi in Canal Grande».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori