«Interventi seri e urgenti sulle nostre scuole»
Marcon. L’appello dei genitori all’amministrazione dopo il crollo dell’intonaco in un’aula per fortuna chiusa da due mesi. Martedì un incontro pubblico sul tema

MARCON. «Il Comune è corso ai ripari, sistemando subito e rendendo agibile almeno una delle due classi evacuate venerdì, dopo che la finitura dell’intonaco del soffitto di una classe quarta della scuola elementare Marconi è caduto sopra i banchi, in un’aula per fortuna non utilizzata a causa di infiltrazioni». Cristina Pavan, portavoce del comitato genitori di Marcon, ricorda comunque che l’amministrazione era stata avvisata prima di Natale che in quella classe pioveva. L’aula era dunque chiusa da due mesi e gli alunni facevano lezione in aula informatica.
Un’aula chiusa per infiltrazioni; quella a fianco pure off limits. Da un bel pezzo gli studenti non ci entravano e i docenti non potevano fare i laboratori.
«La scuola è vecchia, come la Don Milani» osserva Pavan «dev’essere sistemata e ristrutturata, il tetto è quello di quarant’anni fa, ci andava mio marito a scuola là. Meno male che una classe rientrerà, altrimenti avere cinquanta bambini in giro per la scuola sarebbe stato un problema, senza contare che già ci rimetteranno tutti perché nessuno farà più informatica».
Nel frattempo si attendono le perizie, per capire se c’è stato un problema nei lavori eseguiti dalla ditta per tamponare una crepa della copertura. Martedì alle 20.30 nella sala consiliare di via della Cultura, si terrà un’assemblea pubblica con l’amministrazione e i genitori. Su Facebook intanto corre veloce la polemica verso l’amministrazione e si discute ancora del gesto del presidente del consiglio comunale, Arcangelo Varlese, che ha lasciato tutti i 10mila euro dell’indennità a favore delle scuole e nello specifico della Marconi. Consiglieri, assessori, gruppi politici si punzecchiano da giorni, commentando l’accaduto.
«Quello che è successo è un episodio molto preoccupante» commenta Varlese «Un episodio che mi spinge a fare un ulteriore passo in avanti e rinunciare a tutta l'indennità maturata, 10.000 euro e quindi, dopo aver rinunciato al 70% a rinunciare anche al 30% restante. Spero che coloro che in questi giorni hanno dedicato tempo ed energie ad attaccarmi possano riflettere su quanto accaduto e fare la scelta giusta. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i cittadini di Marcon e di differenti città d'Italia che mi sono stati vicini in questi giorni e hanno espresso la loro solidarietà per gli attacchi che ho ingiustamente ricevuto».
Marta Artico
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori