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La soprintendente Codello chiede i danni

La soprintendente chiede i danni al Corriere della sera e alle associazioni ambientaliste. È stata notificata in questi giorni al giornalista Gian Antonio Stella e al suo direttore Ferruccio De...

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La soprintendente chiede i danni al Corriere della sera e alle associazioni ambientaliste. È stata notificata in questi giorni al giornalista Gian Antonio Stella e al suo direttore Ferruccio De Bortoli, ma anche all’intero Consiglio direttivo di Italia Nostra, alla Lipu e a Luciano Mazzolin del Comitato «No Grandi Navi» una richiesta di risarcimento danni per 200 mila euro. La soprintendente Renata Codello si è ritenuta diffamata da alcuni articoli scritti dal noto giornalista, e danneggiata in particolare dalla richiesta della sua rimozione inviata al ministro Bray e firmata dalla sezione veneziana di Italia Nostra per i suoi «mancati interventi» sulla questione delle grandi navi in laguna.

Codello si è affidata all’avvocato Vanzetti di Milano, uno dei professionisti di cause civili più noti a livello nazionale. Lo stesso che aveva tutelato il Consorzio Venezia Nuova nella sua causa risarcitoria contro l’ingegnere Vincenzo Di Tella, che aveva pesantemente criticato il Mose. In quel caso Di Tella era stato assolto.

Adesso l’azione giudiziaria contro le associazioni e i giornalisti. La richiesta risarcitoria avanzata dalla soprintendente è di 200 mila euro, che in caso di successo della causa civile saranno devoluti alla scuola.

Mazzolin, in particolare, è stato citato per aver diffuso su you tube un video che riporta una intervista sulle navi realizzata nel 2008 a palazzo Ducale in cui la soprintendente afferma che le grandi navi non recano alcun pericolo alla laguna. Italia Nostra, con il suo presidente Fersuoch e i consiglieri per aver chiesto al ministro la sua rimozione dall’incarico.(a.v.)

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