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Una cordata veneziana per l’Excelsior

Raffaele Costa, 44 anni, titolare di una finanziaria londinese pronto a investire 60 milioni per l’acquisto e 50 per il restauro

di Gianluca Codognato
2 minuti di lettura

Una cordata italiana, ancor meglio, veneziana, per l’hotel Excelsior del Lido. Con un investimento complessivo di oltre 110 milioni di euro e la volontà di ricondurre il prestigioso albergo veneziano ai gloriosi fasti di un tempo. Ecco una certezza fra le tante indiscrezioni che nei giorni scorsi hanno riguardato la struttura attualmente di proprietà del fondo Real Venice Uno gestito dalla sgr EstCapital. L’offerta del veneziano Raffaele Costa, 44 anni, “patron” di Tyndaris, società londinese attiva nel settore finanziario a livello internazionale , è un fatto più che concreto, tanto che la trattativa con i vertici di EstCapital starebbe procedendo già da diversi mesi con la possibilità di chiudersi entro marzo. In tale contesto, si allontana la prospettiva dell’ennesima acquisizione straniera di un hotel storico di Venezia tanto più al Lido che, proprio a causa di poco focalizzate gestioni “foreste”, negli anni ha gradatamente perso il proprio appeal. Di contro, si materializza la possibilità che l’Excelsior passi a chi, come Costa, Venezia la conosce molto bene essendoci nato e vissuto fino ai 18 anni, per poi trasferirsi a Londra dove ha intrapreso una folgorante carriera nel mondo della finanza, divenendo un nome molto noto negli ambienti della City. Il piano industriale studiato dal management di Raffaele Costa prevede un restauro di 50 milioni di euro che vanno a sommarsi agli oltre 60 milioni che dovrebbero rappresentare l’esborso per l’acquisto del complesso alberghiero. L’obiettivo è quello di riportare la struttura che ha ospitato personaggi come Winston Churcill ed Henry Ford ai fasti del suo illustre passato nell’arco di un triennio. Qualora andasse in porto l’operazione, il restauro sarà orientato ad esaltare le architetture dell’hotel illuminando lo stile che ne caratterizzò le origini e che tanto consenso riscontrò da parte dei molti illustri personaggi ospitati al suo interno. L’iniziativa di EstCapital, che ha attratto l’interesse di questo investitore italiano capace di consolidare il proprio successo oltremanica, sarebbe alquanto gradita anche alle istituzioni veneziane ed è già nota allo stesso sindaco Giorgio Orsoni. In più, il progetto ha una chiara connotazione “tricolore” e di ampio respiro, dato che Raffaele Costa è affiancato da uno staff di manager, professionisti ed advisors italiani (molti dei quali veneziani) e già protagonisti di importanti operazioni nel settore alberghiero. Così stando le cose, apparirebbero sempre più lontane le voci di possibili compratori stranieri i quali rischierebbero di non garantire un’adeguata valorizzazione inserita in un contesto delicatissimo come quello del Lido. Di contro la cordata capitanata da Raffaele Costa propone un solido piano industriale, che dovrebbe dare finalmente impulso al rilancio, anche e soprattutto occupazionale, di quella che fu l’Isola d’Oro, consentendo al Fondo Real Venice Uno, attraverso questa vendita, di inserire un fondamentale tassello nel proprio quadro strategico. «L’idea di un investimento italiano e, ancor meglio, veneziano, per l’Excelsior è molto allettante – commenta il consigliere comunale Carlo Pagan, presidente della commissione sulla Pianificazione strategica di Venezia – Infatti i delicati equilibri del Lido, la sua peculiarità, la sua storicità, possono essere più facilmente salvaguardati da chi conosce quel territorio perché ci è nato e ci ha vissuto».

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