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Caorle, ex assessori contro il sindaco «Disatteso il voto»

CAORLE. «Noi sei non ci stiamo e, più convinti di sempre, decidiamo di voltare pagina e di andare all'opposizione». Dopo l’apertura ai consiglieri di minoranza della giunta Striuli quale soluzione...

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CAORLE. «Noi sei non ci stiamo e, più convinti di sempre, decidiamo di voltare pagina e di andare all'opposizione». Dopo l’apertura ai consiglieri di minoranza della giunta Striuli quale soluzione adottata dal sindaco di Caorle per evitare il crollo della sua amministrazione, i membri di quella che ad oggi si può già definire l’ex maggioranza, hanno sciolto ogni riserva sul voler passare ufficialmente al tavolo della minoranza e rivelando quelli che, a detta loro, sarebbero i veri motivi di questo accordo. Pesanti e senza mezze misure le accuse nei confronti del sindaco, basate ancora una volta su un’assenza di fiducia reciproca che avrebbe portato Striuli alla registrazione segreta degli incontri di maggioranza e di giunta. «È inverosimile pensare che un accordo con la minoranza sia stato fatto per il bene di Caorle per evitare il commissariamento», spiegano gli ex assessori, «andava rispettato il voto dei cittadini che così invece è stato disatteso». Governo cittadino non votato, dunque, e soprattutto non privo di punti di domanda sulle intenzioni che, sempre secondo gli “ex”, sarebbero legate puramente alla poltrona. Al posto di Luca Antelmo, Sabrina Teso e Matteo Dorigo ora siederanno Marco Giro, Giovanni Comisso e l’attuale presidente del consiglio comunale Alessandra Zusso.Anche sui nuovi entrati le critiche non mancano: «Comisso», continuano gli ex assessori, «per un anno e mezzo ha connotato la propria azione amministrativa presentando questioni pregiudiziali, sporgendo denunce sull’operato della giunta, denigrando componenti della maggioranza e, oggi, per star seduto in giunta, è pronto a dimenticare tutto o comunque a fare finta di nulla».

Gemma Canzoneri

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