Fallita la Italflex di Pianiga: in 42 restano senza lavoro
La crisi ha schiacciato la ditta per anni leader nella produzione di materassi e reti. L’amministratore : «Speriamo che un’altra società possa al più presto rilevarla»
di Alessandro Abbadir
PIANIGA. Chiude dopo 42 anni di attività, con la dichiarazione di fallimento la Italflex di Pianiga. La storica fabbrica che produceva reti metalliche per letti, materassi e cuscini è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Venezia lo scorso 24 dicembre . Restano a casa 42 dipendenti. A spiegare cosa è successo è l’amministratore delegato della società fallita, Antonella Maretto figlia del fondatore Giovanni morto nel 1996. «La crisi economica e in particolare quella che ha investito il comparto metalmeccanico», spiega Maretto, «ha colpito in modo durissimo la nostra attività. Gli ordinativi da circa tre anni erano scesi in modo considerevole, e nel frattempo avevamo una serie di debiti incagliati, mai pagati, che ci hanno portato ad una situazione di estrema difficoltà».
Nonostante le difficoltà l’azienda però non ha mai lasciato senza stipendi gli operai e gli impiegati «L’azienda», ricorda Antonella Maretto, «era stata fondata da mio papà Giovanni nel 1971, e dopo la sua morte nel 1996 è stata gestita da me e da altri due fratelli. Avevamo raggiunto traguardi davvero importanti e nel comparto materassi e reti metalliche per i letti, eravamo una delle aziende leader a livello nazionale ed estero. Quando ci siamo resi conto che eravamo in difficoltà abbiamo avviato una trattativa con i sindacati per preservare i posti di lavoro». Da marzo dello scorso anno è partita così una cassaintegrazione a rotazione che ha permesso il lavoro fino a dicembre 2013. Poi la situazione è precipitata ed è arrivato il fallimento. «Purtroppo», spiega Antonella Maretto,«non era più possibile andare avanti a causa di una pesante situazione debitoria. Il 24 dicembre il Tribunale di Venezia ha dichiarato il fallimento dell’azienda».
Per un altro anno gli operai potranno avere come ammortizzatore sociale la cassa integrazione per fine attività, poi scatterà la mobilità. Come curatore fallimentare il Tribunale ha nominato la dottoressa Heidi Mazzato che si occuperà dei creditori. «Non si tratta nonostante sia un fallimento», dice Antonella Maretto. «di una società vuota . Abbiamo immobili e terreni di proprietà che potranno essere messia disposizione. Siamo poi fiduciosi che dal fallimento qualche altra azienda possa comprare, garantendo così se possibile ai dipendenti, anche continuità occupazionale». Colpito dalla chiusura della storica azienda il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara. «Con la chiusura della Italflex se ne va a causa della crisi un pezzo della storia produttiva di questo comune. Conosco la famiglia Maretto e il grande impegno che ha sempre messo nel condurre la Italflex Speriamo che il 2014 porti notizie più confortanti per le famiglie degli operai rimasti senza lavoro».
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