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Verso l’archiviazione l’indagine del pm sul crollo allo Steeb

Alberoni, i restauri del tetto della chiesa nella casa di riposo risalgono agli anni ’50, progettista e impresario sono morti

di Giorgio Cecchetti
2 minuti di lettura

Gli ultimi restauri della chiesa all’interno della Casa di riposo Carlo Steeb degli Alberoni risalgono alla metà degli anni Cinquanta, ben oltre 60 anni fa, e gli agenti del Corpo forestale dello Stato presso la Procura della Repubblica hanno già appurato, per conto del pubblico ministero Francesca Crupi, che sia il progettista sia il titolare dell’impresa edile che era intervenuta sono deceduti da tempo.

Inutile, dunque, avviare un’indagine complessa - sarebbe stata necessaria una consulenza tecnica che stabilisse innanzitutto le cause del crollo - poiché, anche se fossero state individuate responsabilità penali non potevano che essere a carico di coloro che in quegli anni misero mano alla struttura della chiesa e anche del tetto, quello che è completamente collassato. Naturalmente non è scontato che il perito avrebbe individuato responsabilità penali, tra l’altro anche il tempo trascorso potrebbe aver avuto la sua parte, ma comunque anche se fossero emerse coloro che hanno diretto e compiuto i lavori non ci sono più. È probabile, dunque, che nelle prossime settimane la rappresentante della Procura decida di far finire il fascicolo in archivio.

Il crollo era avvenuto nel primo pomeriggio del 2 ottobre scorso. Si era salvato solo l’altare, nessuno era rimasto coinvolto. Ed era stato un caso, visto che poche ore prima, al mattino, era stata celebrata una messa per la festa dei nonni a cui avevano partecipato una trentina di persone. La causa indicata dai vigili del fuoco che erano subito intervenuti era quella di un cedimento strutturale del tetto. Pochi minuti dopo le 14,40 un forte boato e una nuvola di polvere invade anche i corridoi della casa di riposo. Pochi minuti e i responsabili della struttura e gli stessi ospiti si rendono conto di cosa è successo.

La prima verifica è stata quella di capire se sotto le macerie fosse rimasto qualcuno. Direzione e operatori della casa di riposo hanno fatto velocemente un conteggio delle persone presenti. Complessivamente 80 ospiti e nessuno manca all’appello. Tutte salve, al sicuro nelle loro stanze, le ospiti della casa per anziani. Ma le ricerche tra le macerie, da parte delle unità cinofile dei vigili del fuoco sono continuate per un’ora, questo per escludere che sotto non fosse finita qualche persona arrivata per far visita a parenti ospiti della struttura. In mattinata, infatti, era stata celebrata la messa per la “Festa dei nonni”, quindi se il fatto fosse avvenuto qualche ora prima le conseguenze potevano essere drammatiche.

Secondo quanto riferito al momento dal personale della casa di riposo, il tetto della chiesa - un edificio staccato dal corpo dell’istituto - è collassato poco intorno alle 14,40. Prima è venuto giù il tetto della sala caldaie, quindi la copertura principale, per quello che - secondo le prime ipotesi - potrebbe essere stato un cedimento strutturale. Mentre i pompieri che hanno impiegato anche un elicottero mettevano in sicurezza la struttura, la polizia ha delimitato la zona.

La casa di riposo è stata istituita nel 1969. Attualmente ha una capacità di 88 posti letto, distribuiti su quattro piani. Alle ospiti è garantito un servizio di assistenza medica e di nursery infermieristica effettuato da personale specializzato. Fa capo all’Asl 12.

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