In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Non usano il palmare Stop al licenziamento

La Prefettura media tra la cooperativa Ancora e il sindacato Usb: le due addette verso il reintegro, ma resteranno sospese finché non utilizzeranno il computer

1 minuto di lettura

Si va verso il reintegro delle due addette del servizio di assistenza domiciliare che mercoledì della scorsa settimana sono state licenziate per non aver accettato l’uso del palmare. Questo verrebbe utilizzato per stabilire anche i tempi di servizio, ma da personale e sindacati viene letto come un modo per essere sorvegliati.

L’altro ieri la vertenza è arrivata in Prefettura e dal confronto tra le parti e il sindacato Usb si è aperto uno spiraglio. La richiesta al Prefetto, da parte dell’organizzazione sindacale, aveva preceduto di qualche giorno il licenziamento delle dipendenti. «Sul tavolo la questione, e le altre relative all’orario di lavoro, di servizio e in particolare l’assistenza domiciliare, è stata esaminata in tutti i suoi aspetti, ma le posizioni delle parti sono rimaste distanti», spiegano dalla Prefettura «avendo la Coop Ancora affermato la piena legittimità dell’utilizzo dei palmari dati in dotazione al proprio personale, anche sulla base di un parere fornito già il 1° giugno 2012 a Cgil, Cisl e Uil dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Venezia. Nonostante le parti non abbiano raggiunto l’intesa conciliativa, grazie alla mediazione della Prefettura la Coop Ancora si è dichiarata disponibile a modificare la sanzione disciplinare verso alle due dipendenti, da licenziamento in sospensione del servizio, fino alla data in cui le interessate provvederanno a ritirare il telefonino palmare per poi utilizzarlo». «Anche se di fatto c’è stato un mancato accordo, comunque prendiamo atto che la cooperativa ha fatto un passo verso i dipendenti, proponendo una modifica della sanzione che noi non avevamo ancora chiesto», dice il segretario di Usb, Piero Antonini. «Ora ci attendiamo che vengano rimodulate anche le sanzioni minori che erano state date ad altri dipendenti in precedenza e per lo stesso motivo. Alle due dipendenti ricorderemo che il lavoro è ora l’aspetto più importante». Da Ca’ Farsetti, che finanzia il servizio di assistenza, il vicesindaco Sandro Simionato sottolinea che «martedì ho avuto un incontro con la cooperativa e ho ricordato il fatto che noi non abbiamo previsto nel capitolato l’uso del palmare. Questo non deve comunque essere strumento di controllo ma solo di lavoro, e abbiamo chiesto la disponibilità a rivedere la sanzione verso le due addette. Cosa che a questo punto vedo è stata fatta».

Simone Bianchi

I commenti dei lettori