Traffico in Canal Grande, botto a Rialto: due vaporetti si toccano
Un testimone racconta l'incidente avvenuto nel pomeriggio di martedì': «Urla e paura». Nessuno è rimasto ferito. Actv: nessuna segnalazione alla centrale

VENEZIA. Un «botto» fra due vaporetti. Senza gravi conseguenze, ma con tanta paura a bordo e urla lanciate dai turisti che hanno assistito alla scena del ponte di Rialto. È successo ieri pomeriggio alle 17 in Canal Grande, nella curva prima di Rialto, strettoia tra palazzo dei Camerlenghi e il Fontego dei Tedeschi. Un vaporetto della linea 1 stracarico di persone, diretto verso piazzale Roma, ha urtato di lato in mezzo al canale un altro vaporetto di linea 2. «Ho sentito un botto fortissimo e gente che gridava», racconta un testimone, un commerciante veneziano che passava in quel momento sul ponte di Rialto, «vicina ai due vaporetti c’era anche un’ambulanza gialla ferma. Il vaporetto era inclinato da una parte, forse per la manovra brusca o perché la gente impaurita si è spostata tutta da una parte. Poi sono spariti alla mia vista e hano continuato entrambi la navigazione».
«Non risultano segnalazioni alle nostre centrali operative», assicura l’amministratore delegato di Actv Giovanni Seno, che proprio a quell’ora viaggiava in vaporetto diretto a Ca’ Farsetti, dove ha partecipato alla riunione sulla sicurezza del traffico acqueo. «Se la cosa non è stata segnalata, nemmeno per radio, significa che i comandanti non l’hanno ritenuta grave», dice ancora Seno.
Un incidente «anomalo» che non ha provocato conseguenze gravi, né feriti. Ma un episodio che ripropone, proprio nei giorni in cui si attendono le decisioni operative sul Piano del Comune, una situazione di rischio. Ancora una volta il botto è avvenuto nell’area calda di Rialto, ma stavolta a quanto pare non ci sono corresponsabilità di taxi, gondole o altre imbarcazioni. le cause della quasi rotta di collisione possono essere individuate nella velocità dei due vaporetti, ma anche nei mezzi carichi di passeggeri oltre la portata massima. Una riflessione che va fatta su entrambi i versanti.
«Da quello che ho visto l’urto poteva essere anche frontale e avrebbe causato conseguenze molto più tragiche», insiste il testimone. Poco più in là, al pontile della Cerva, gondolieri e motoscafisti non si sono accorti di nulla. «Se hanno proseguito la navigazione vuol dire che non ci sono state conseguenze gravi», commentano, «certo che i vaporetti, lunghi più di ventidue metri sono difficili da manovrare, soprattutto quelli di nuova generazione. I pesi sono diversi, la cabina troppo a prua. Potevano adottare quelli vecchi con la cabina al centro, che restano una imbarcazione quasi perfetta».
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