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«Riordino dei trasporti Tanti annunci e basta»

Confartigianato e albergatori delusi dal piano di riorganizzazione dell’Actv «Fasce orarie inaccettabili, serve un reale controllo dei flussi turistici»

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Tanto rumore per poco. Sembra questo il senso delle prime reazioni cittadine al piano di riorganizzazione del traffico acqueo per ciò che riguarda l’Actv – con l’aumento dei tempi di percorrenza delle linee 1 e 2, il raddoppio di alcuni approdi e la soppressione di altri, cone quella del Vaporetto dell’Arte - annunciati ieri dall’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo. «Quando ci siamo incontrati con il sindaco - commenta il presidente della Confartigianato Gianni De Checchi - pensavo che il Comune avrebbe realizzato il 25 per cento di ciò che aveva annunciato per il riordino del traffico acqueo, ma qui siamo molto al di sotto. Continua la politica degli annunci e dei programmi possibili ma non realizzati. Sul fronte del trasporto merci attendiamo di essere convocati, ma le fasce orarie proposte per la circolazione, dalle 4 alle 10 del mattino sono per noi inaccettabili, visto che tra l’altro Veritas è già stata esentata, l’Actv viene ridotta sempre di più e di gondolieri e tassisti non se ne parla. Se credono di rifarsi solo sul trasporto merci sbagliano di grosso». «Mi sembra ci sia una gran fretta di fare qualcosa - commenta il presidente dell’Associazione veneziana albergatori Vittorio Bonacini per dare una risposta all’opinione pubblica dopo l’incidente in Canal Grande - ma il problema non è rallentare le corse dei vaporetti. Serve un reale controllo dei flussi turistici e mezzi Actv tecnologicamente più avanzati, mentre il sistema Argos deve servire proprio per prevedere e migliorare la circolazione acquea. Lo stesso Vaporetto dell’Arte, sei i musei, come in molte città europee, fossero aperti anche di sera, potrebbe benissimo essere ripristinato in quella fascia oraria». «Presentare la rimodulazione delle corse solo per il Canal Grande - dichiara il sindacato aziendale Usb - di fatto è un'operazione di restauro dell'immagine di questa amministrazione comunale agli occhi della opinione pubblica nazionale e mondiale ma non affronta alla radice la soluzione del caos di questi mesi cosa che invece sarebbe possibile fare da subito nelle altre zone di Venezia che non hanno il problema di attendere i doppi pontili, l'allontanamento di Alilaguna dai pontili Actv e la soppressione del vaporetto dell'arte».

Il Movimento Cinque Stelle con il consigliere Gianluigi Placella presenta invece un’interrogazione chiede invece di conoscere i costi e i conti effettivi del Vaporetto dell’Arte ora soppressa, ricordando la perdita di 400 mila euro circa nel 2012 e il fatto che il pareggio era previsto dal 2014.(e.t.)

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