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Esposto contro i maxi yacht

L’hanno presentato in Comune i residenti di Castello: «Sono troppo rumorosi»

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Ce la faranno i residenti di Castello a far sentire la propria voce per prevenire il rumore degli yacht sulla Riva dei Sette Martiri? Un primo passo è stato compiuto questa mattina quando l’associazione Arca (Associazione residenti castello) ha fatto un esposto al Comune per l’insopportabile e incessante rumore provocato da una settimana dai motori dello yacht «Samar», parcheggiato fino a sabato di fronte alle case rosse della citata riva.

Una corsa contro il tempo perché uno degli ostacoli che si trovano ad affrontare sono la lentezza degli interventi, spesso rallentati dalla mancanza di risorse di personale, che rendono difficile dimostrare la veridicità del disagio. Mancano ancora poche ore alla dipartita della «villa galleggiante» che oscura il panorama ai residenti, ma già si staglia all’orizzonte un altro incubo di nome «Tatoosh» che dovrebbe arrivare, puntuale come negli ultimi due anni, verso fine agosto in occasione della Mostra del Cinema.

«Vogliamo prevenire» afferma il portavoce Etele Pechi « la possibilità che ancora una volta sia ormeggiato qui davanti, ma quando l’anno scorso abbiamo fatto la segnalazione i vigili sono arrivati che lo yacht era già partito». Come vengono valutati gli yacht (emissione di fumi e potenza dei motori) non è ancora chiaro dato che i responsabili della «Venice Yacht Pear», una delle due società che con la «Venice Yacht and Ship Assistance» fa capo alla «Venezia Terminal Passeggeri», ieri erano impegnati nell’incontro a Roma e ancora non disponibili. Per capire l’entità del problema sono necessari i tecnici dell’Arpav (pochi) che intervengono su richiesta del Comune una volta arrivato l’esposto, ma i tempi in genere non sono veloci. In questo momento l’Arpav, in seguito a un esposto, sta eseguendo dei controlli sul rumore emesso dagli altoparlanti delle navi e dei lancioni per turisti e si muove solo su indicazione del Comune che è responsabile del rumore urbano. In questo caso però l’allarme è stato dato ora, a distanza di un mese, proprio nella speranza che venga ascoltato e che si trovi un’altra postazione per il rumoroso «Tatoosh».

Vera Mantengoli

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