Lido, il Redentore in spiaggia della Lipu per proteggere il «Fratino»
Volontari sorveglieranno l’area della diga per evitare che i pulcini della specie in via d’estinzione vengano uccisi. Una delicatissima opera di salvaguardia ambientale

VENEZIA. Redentore in spiaggia per proteggere i pulcini del «Fratino», una delle specie più rare che nidificano al Lido. «Una delle specie che sta pagando il prezzo maggiore alla sempre più capillare fruizione balneare delle spiagge libere di San Nicolò, Alberoni e Ospedale al Mare è certamente il Fratino (Charadrius alexandrinus), un uccello mimetico color sabbia che nidifica sulle spiagge tra metà marzo e fine luglio», spiegano alla Lipu. «Il Fratino è particolarmente protetto a livello europeo ed è ormai a rischio di estinzione in Italia. Il disturbo arrecato da bagnanti e cani, assieme alla presenza di corvi e gatti, porta al sempre più costante fallimento delle nidificazioni».
Quest’anno 9 delle 12 nidificazioni avvenute a San Nicolò da aprile ad oggi sono state distrutte. Si sono salvati solo due nidi posti all’interno delle aree efficacemente recintate (al recinto Lipu alla Marina Militare, e alla recinzione del cantiere del Mose). Il terzo nido si è salvato al «Pachuka», grazie ad uno sforzo di protezione condiviso con il gestore. «Ad un solo giorno d’età e dopo una maratona di 800 metri, i pulcini sono stati accompagnati dai genitori nell’area vicina alla diga di San Nicolò, dove vengono allevati, grazie all’accumulo delle alghe e alla disponibilità degli invertebrati di cui si nutrono», spiega la Lipu.Il viaggio dei pulcini, seguito passo passo dai volontari ed è stato compiuto alla sera e all’alba quando minore è la presenza di cani e persone in spiaggia.
«La sopravvivenza dei pulcini è quotidianamente una sfida a persone, cani sciolti, gatti e cornacchie per riuscire a spostarsi dalla duna alla battigia e non morire di fame, non essere schiacciati, non essere uccisi o feriti. Sabato scorso i fratini si sono salvati a stento dall’ennesimo attacco di un cane lasciato libero. A poco servono i cartelli messi apposta da LIPU e dal Comune di Venezia per sollecitare l’uso del guinzaglio. I pochi pulcini di oggi sono i fratini del domani, e sono sempre più preziosi per la conservazione di questa specie a rischio di estinzione e per la salvaguardia della biodiversità delle spiagge del Lido».
San Nicolò è un’Oasi di protezione della fauna selvatica. La Lipu fa quindi «un accorato appello perché nell’area di San Nicolò, e soprattutto nel tratto di 200 m prossimo alla diga, vengano rispettati il divieto di campeggio, di accendere fuochi e di lasciare liberi i cani». Nella notte del Redentore, nella quale tradizionalmente l’area è molto frequentata, l’associazione ambientalista chiede chiede a tutti di accamparsi per la serata il più possibile lontano dalla diga, per limitare l’impatto su una specie minacciata.
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