Un’isola ecologica al posto degli alberi L’ira dei residenti
Gaggio. Area verde di via Marin Sanudo a rischio Le mamme bloccano il posizionamento dei cassonetti

GAGGIO. «Non toccate l’area verde di via Marin Sanudo». A protestare sono le famiglie che risiedono in zona e in questi anni hanno visto sorgere nuove costruzioni a Gaggio, grandi condomini, realizzati da circa un anno. A Marcon esiste un sistema “porta a porta” e dunque la necessità di creare aree ecologiche in cui sistemare i vari bidoncini. I residenti, però, hanno scoperto che il Comune in accordo con il costruttore e con chi gestisce la raccolta, voleva destinare allo spazio per la differenziata l’area verde eletta da qualche anno dai bambini della zona, come luogo prescelto per giocare, guardati a vista da mamme e papà.
«Contrariamente a quello che devono fare tutti i condomini costruiti attorno al 2008 e a quel che vale per ogni altro palazzo residenziale» spiega la signora Scarpati «non hanno collocato i bidoni fuori dai condomini, hanno pensato di non metterli davanti casa, ma di spostarli nel bel mezzo del parchetto verde di fronte a Ca’ Potente, utilizzato dai bambini e da chi passeggia».
I residenti hanno raccolto le firme, inviato una lettera al sindaco, che si è recato anche in sopralluogo. «Il sindaco è venuto, si è reso conto, abbiamo discusso, trovato una soluzione. E poi?».
Ieri si è presentata la ditta con le ruspe e ha iniziato i lavori. E sono stati abbattuti due alberi. «Possibile?» domandano gli abitanti. Il primo cittadino, Andrea Follini, tranquillizza i residenti. «Il sito da destinare ad area ecologica era stato già deciso dalla passata amministrazione, ma per andare incontro agli abitanti dopo una prima visita, abbiamo concordato che avremmo eseguito un ulteriore sopralluogo la settimana prossima per verificare le alternative e trovare una nuova soluzione. Forse c’è stato un qui pro quo con la ditta e una mancata comunicazione, ma l’abbiamo fermata. Ci troveremo con il costruttore lunedì pomeriggio per definire una data». L’isola ecologica dovrebbe servire 64 appartamenti. «Non occuperebbe molto spazio, parliamo di dieci metri per otto, ma comprendo che gli abitanti siano preoccupati per le movimentazioni e per l’odore, per questo ci siamo attivati».
Marta Artico
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