Sequestro per schiamazzi nel “tempio” della movida
Mirano. I carabinieri arrivano allo “Jasi Ristomusic” con il mandato del tribunale Sigilli al plateatico di via Vittoria, niente musica e chiusura anticipata alle 23
di Filippo De Gaspari
MIRANO. Residenti contro lo Jasi. La procura riceve una denuncia per schiamazzi e mette sotto sequestro preventivo la terrazza esterna del locale della movida miranese, spegnendo le casse all’interno del pub e imponendo la chiusura alle 23.
Il provvedimento è in vigore già da sabato e adesso il timore che altri locali possano finire nel mirino dei cittadini stressati da rumori e musica ad alto volume (in passato le polemiche non sono certo mancate) si impossessa della movida miranese, proprio all’inizio della stagione estiva.
Allo Jasi Ristomusic, celebre locale della vita notturna di via della Vittoria, tra la piazza e il Teatro, i carabinieri si sono presentati con in mano l’ordine del giudice di porre sotto sequestro preventivo il plateatico esterno. Nel provvedimento sono contenute però anche altre limitazioni: ai titolari è imposto infatti il divieto di diffondere musica anche all’interno del locale e c’è l’obbligo di anticipare l’orario di chiusura alle 23, tutta la settimana.
L’ordinanza è arrivata dopo una denuncia presentata in procura da alcuni residenti del quartiere, che hanno lamentato livelli acustici fuori norma, schiamazzi e disturbo alla quiete pubblica.
Si difende però il titolare dello Jasi, Donato Ranelli, che tramite il suo avvocato ha già presentato ricorso contro il sequestro degli spazi: «Il locale è insonorizzato, sono state fatte prove acustiche e presenteremo i documenti necessari a dimostrarlo. Questo provvedimento ci taglia le gambe: apriamo alle 18, il grosso della clientela non arriva prima delle 22 e alle 23 dobbiamo già chiudere. Lo scorso sabato abbiamo avuto il 70% in meno di incassi. Praticamente non lavoriamo più, sono già stato costretto a non rinnovare il contratto a un dipendente».
Ranelli lamenta soprattutto il fatto di aver subìto un trattamento diverso dagli altri locali della movida, dove in passato non sono mancate le polemiche per gli schiamazzi notturni da parte dei residenti del centro, senza mai sfociare tuttavia in provvedimenti simili.
«Anche perché», prosegue il titolare, «la nostra clientela ha un certo target, non abbiamo mai avuto o creato problemi di ordine pubblico». In passato si erano già registrati screzi tra lo Jasi e il vicinato, che non aveva gradito l’arrivo di un locale della movida in zona residenziale: centro storico sì, ma a due passi dal quartiere Moro e dalle abitazioni tra via della Vittoria e via Barche. Adesso però il timore di un effetto domino dilaga anche in piazza, dove molti altri locali della movida hanno dovuto fronteggiare, e fronteggiano tuttora, le lamentele dei residenti.
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