In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Mestre, la “carica” dei 550 al bosco Zaher per piantare alberi

Tanti erano i bambini delle elementari che hanno partecipato alla tradizionale iniziativa. E il bosco di Mestre si allarga ancora

di Marta Artico
1 minuto di lettura

FAVARO. Nemmeno la minaccia di pioggia ha fermato ieri mattina, al Bosco di Mestre, tra Favaro e Dese, la “marcia dei Cinquecento”. Sono stati infatti, per l'esattezza, 550, i bambini di prima elementare di 25 scuole mestrine e veneziane che hanno partecipato all'undicesima edizione di “Un albero per ogni bambino”, manifestazione promossa dall'Associazione per il Bosco di Mestre, in collaborazione con l'assessorato comunale alle Politiche educative e l'Istituzione Bosco e Grandi Parchi, ed il contributo di Actv, Protezione Civile, Veritas, Croce Verde Mestre e Immobiliare Veneziana.

A fare gli onori di casa Pietro Miani, organizzatore e presidente dell’Associazione. I bambini, dopo aver fatto merenda e aver ricevuto in dono anche un cappellino con lo stemma dell'Associazione per il Bosco di Mestre, hanno attraversato a piedi il bosco, dove hanno incontrato degli animatori che, travestiti da abitanti del luogo, li hanno divertiti con delle scenette a fini ludici ed educativi. Il momento più bello è stato però quello in cui ogni classe ha piantato il "proprio" albero, che gli scolari saranno chiamati a sorvegliare ed accudire nei prossimi anni, sino a che non diventerà adulto.

«Anche quest'anno», ha sottolineato il presidente della Municipalità di Favaro, Ezio Ordigoni, «questa iniziativa è stata vissuta con entusiasmo non solo dai docenti e dai genitori che li hanno accompagnati, ma soprattutto dai bambini, e questo è un segnale importante, per far crescere in loro, 'cittadini attivi' di domani, la sensibilità, la conoscenza e la cura per questo luogo. Ed il fatto che gli alberi siano stati piantati nell'area dedicata a Zaher, un loro coetaneo, morto mentre tentava di raggiungere clandestinamente il nostro Paese, ha un significato ancora maggiore». Prosegue Oridogni: «Bisogna veicolare di più l’informazione che esiste una smile ricchezza, perché le famiglie sono entusiaste. I bambini erano felicissimi, non stavano nella pelle, il Comune investe molto, per questo dobbiamo fare in modo che il polmone verde diventi più fruibile per le scuole e per tutta la collettività che se ne deve appropriare in modo più concreto».

Il Bosco di Mestre, intanto continua a crescere, avendo ormai raggiunto i 230 ettari di estensione, ma anche a diventare più bello e fruibile: venerdì prossimo, 17 maggio, sarà infatti ufficialmente inaugurato il “Bosco di Franca” con il nuovo laghetto, realizzato in via Forte Cosenz.

I commenti dei lettori