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Un project financing per il nuovo Lungomare

Sottomarina. Gli albergatori sono disposti a immettere capitale privato «Non limitiamoci alla maxi condotta per risolvere i problemi idraulici»

di Elisabetta B. Anzoletti
1 minuto di lettura

SOTTOMARINA. Un nuovo Lungomare Adriatico moderno e accattivante. Lo propongono gli albergatori disposti ad immettere capitale privato nel progetto pubblico che prevede il rifacimento del Lungomare per inserire la maxi condotta che risolverà i problemi idraulici del centro di Sottomarina in caso di precipitazioni abbondanti.

Si pensa a nuovo arredo urbano, nuova illuminazione elettrica, piazzole di ristoro, verde curato e ad un tratto pedonale, nella zona nord, dove insistono gli alberghi.

L’occasione per lanciare il progetto del nuovo Lungomare è arrivata con il conferimento all’assessore Silvia Vianello della delega al turismo.

«Accogliamo positivamente la nomina», spiega il presidente dell’associazione albergatori, Giuliano Boscolo Cegion, «già con il sindaco il confronto era costante e costruttivo, ora abbiamo un ulteriore punto di riferimento. Di certo Vianello non potrà avere la bacchetta magica e risolvere i problemi cronici del turismo che dipendono anche dalla congiuntura negativa internazionale. Deve essere il sistema turismo nella sua interezza a proporre progetti sensati fuori della logica di difendere solo il proprio orticello. La settimana scorsa in una commissione turismo a cui siamo stati invitati abbiamo riscontrato disponibilità e preparazione sui temi sia nella maggioranza che nell’opposizione».

E proprio sul versante dei progetti gli albergatori sembrano avere qualche carta da giocare a partire da una a breve termine. A settembre dovrebbero partire i lavori per realizzare la condotta ideata per risolvere i problemi dello scarico delle acque meteoriche di Sottomarina.

Si tratta di un grosso intervento pubblico realizzato in accordo di programma tra Magistrato alle acque, Comune, consorzi di bonifica su cui gli albergatori vorrebbero intervenire con proprie finanze.

«Inutile spaccare il Lungomare e rifarlo così com’è», spiega Cegion, «è l’occasione per realizzare un’arteria turistica importante che connoti la città e la renda più accogliente. Ripensiamo alla pavimentazione, al verde, all'arredo urbano, all’illuminazione. Perché non creare delle piazzole di ristoro e un tratto pedonalizzato che permetta di godersi al meglio la passeggiata. Chiaro che servirà un piano della viabilità compatibile, ma l’ultima fascia, quella dal Bristol al Fortuna, definita anche nel Prg ad alta concentrazione turistica, merita di essere valorizzata di più».

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