Nidificazioni record L’oasi di Gaggio premiata dalla Lipu
Censite 215 coppie di marangone sulle duemila in Italia In costante aumento anche le notticore e l’airone rosso

MARCON. L’Oasi naturalistica di Gaggio fa segnare un altro record, questa volta a livello nazionale, per il numero di nidificazione del marangone minore, una specie rara e a rischio estinzione. Delle duemila coppie censite dalla Lipu sul territorio nazionale, sono 215 quelle che stanno nidificando in questi giorni nell’Oasi di Gaggio, e nessuno in Italia è riuscito a ottenere un simile risultato. Un dato eloquente, dal punto di vista naturalistico, che accresce ancora una volta l’importanza del sito veneziano. «Siamo di fronte a qualcosa di eccezionale, e non siamo certo solo noi della Lipu veneziana, che gestiamo l’area protetta in questione, a rimarcarlo», dice Gianpaolo Pamio, responsabile per Venezia. «Va inoltre sottolineato un altro aspetto non da poco: l’Oasi di Gaggio è relativamente piccola, ed è un territorio incastrato tra aeroporto, ferrovia, tangenziale, autostrada e area urbanizzata. Un luogo, quindi, che sulla carta tutto dovrebbe poter garantire fuorché l’essere sicuro e salubre per le specie animali, e in particolare quelle in estinzione. Invece, la gestione oculata dell’oasi, e la presenza di specchi d’acqua e di una notevole quantità di pesce, permette a specie come il marangone minore di trovare un ambiente ideale per la riproduzione». Ma non è solo il marangone a dare buoni risultati, perché a Gaggio ci sono anche specie come le notticore oppure l’airone rosso e quello cenerino che stanno aumentando sempre più nel numero di nidificazioni. Per tutta l’area del nordest del Paese, l’Oasi di Gaggio rappresenta di conseguenza l’ideale tappa nel transito anche delle specie migratorie, senza contare quelle stanziali che vi trovano rifugio. Tuttavia, è bene ricordare anche le tante battaglie fatte finora dai volontari della Lipu per mantenere intatto e protetto questo spazio, dal momento che in passato si sono sprecati gli episodi di bracconaggio, furto di uova, pesca illegale e perfino sversamento di liquami nei corsi d’acqua. Una lunga serie di denunce e di interventi che dimostrano come il rispetto di un’oasi sia per molti un concetto inaccettabile.
Simone Bianchi
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