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«Pini marittimi pericolosi, sostituiamoli»

JESOLO. «I pini marittimi devono essere sostituiti con un'altra specie autoctona». Dopo il maltempo dei giorni scorsi, dove i pini hanno contribuito a mettere in ginocchio la città, torna attivo il...

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JESOLO. «I pini marittimi devono essere sostituiti con un'altra specie autoctona». Dopo il maltempo dei giorni scorsi, dove i pini hanno contribuito a mettere in ginocchio la città, torna attivo il fronte di cittadini che da anni si sta battendo per la sostituzione della storica alberatura. Sono tante infatti le vie caratterizzate da rami pericolanti che incombono sul passaggio delle automobili, mettendo a rischio l'incolumità dei passeggeri.

Il lavoro delle forze dell'ordine, durante e dopo la nevicata, è stato alacre e ha cercato di tamponare il più possibile la situazione, soprattutto nelle situazioni più critiche. «È ora di aprire seriamente un dibattito sul futuro dei pini marittimi a Jesolo», dice Egidio Zottino della Lista Renato Martin, «che costano ogni anno alla collettività centinaia di migliaia di euro tra danni al manto stradale, infortuni alle persone e manutenzioni varie. Da ultimo il pericolo dovuto alla neve depositata sui rami. Negli anni scorsi era stato proposto uno studio che prendesse in considerazione la sostituzione del pino marittimo con una specie autoctona, come per esempio l'acero rosso, una pianta a foglia caduca le cui radici non emergono in superficie. Chiediamo che l'amministrazione comunale si attivi affinchè vengano trovate finalmente delle soluzioni idonee a risolvere un problema che, seppur costoso, possa permettere nel tempo alle casse pubbliche di risparmiare e ai residenti di non farsi seriamente del male».

Il dibattito sul futuro del pino marittimo va avanti da anni a Jesolo, rotto nel fronte di chi vorrebbe una sostituzione della specie e chi invece non vuol veder scomparire quella che è una storica caratteristica della località balneare.

Alessio Conforti

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