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«Silenzio sui campi di sterminio»

Partigiani e Pd criticano il Comune per la mancanza d’iniziative

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Giornata della memoria, nel ricordo delle vittime del nazismo l'associazione dei partigiani attacca il Comune: «Nessuna manifestazione degna di questo nome nella nostra città». Ancora una volta l'associazione dei partigiani d'Italia, presieduta da Maria Rossitto, si scaglia contro l'amministrazione comunale.

Già in occasione delle commemorazioni di Attilio Rizzo, nella piazza dedicata al combattente partigiano di San Donà, c'era stato malumore tra i sandonatesi per la mancanza di un esponente del Comune con la fascia tricolore e il gonfalone. Adesso sono gli iscritti storici dell'Anpi a ribellarsi. «Non è possibile che San Donà si distingua sempre per questo», dice Antonio Balliana, che è stato tra i fondatori dell'Anpi a San Donà, «un comportamento reazionario che affiora ogni volta, quasi non si volesse mai ricordare troppo che San Donà è città medaglia d'argento al valor militare, ha sacrificato tanti giovani e combattenti contro il nazifascimo, ha una storia e ha dato i natali a una personalità di rilevanza internazionale quale Silvio Trentin. Chi si oppone? Perchè il Comune non riesce mai a farsi promotore di iniziative di un certo respiro? Noi continuiamo a sensibilizzare soprattutto i giovani ai valori della libertà per i quali hanno combattuto tanti uomini e donne nella Resistenza, che qui ha radici forti, anche se non lo si vuole ricordare».

Prende posizione anche il direttivo del Pd: «La nostra città, che ha avuto alcuni suoi figli deportati nei campi di sterminio, è stata privata di quei momenti di ricordo, commemorazione e riflessione che sono fonte di formazione morale, civile e storica, importantissima per tutti». (g.ca.)

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