«Saldi al via, calo di affari del 10%»
Gabriel (Confcommercio): Venezia tiene, scontrino medio di 102,5 euro

Così come previsto, è partito un po’ in sordina il primo fine settimana di ribassi codificati per legge. In provincia di Venezia, fatto salvo il centro storico lagunare, i risultati non sono stati esaltanti secondo Giannino Gabriel, presidente provinciale di Venezia della Federazione Moda Italia-Confcommercio. «La realtà ha superato in negativo le previsioni di un calo dell’8% a livello nazionale», spiega, «nella nostra provincia, per quanto riguarda le vendite nei negozi di abbigliamento, siamo attorno al -10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E il fatto che le regioni contermini come il Friuli, il Trentino, l’Emilia Romagna e la Lombardia abbiano potuto effettuare le promozioni anche a ridosso dei saldi, mentre il Veneto no, ci ha creato ovviamente non poche difficoltà, soprattutto nelle zone di confine».
Un po’ meglio a Venezia, grazie agli acquisti in saldo effettuati dai turisti cinesi, giapponesi e russi, ma nelle periferie i negozi tradizionali stanno soffrendo. Il calo medio è stato del 10,5%: chi è andato bene ha fatto massimo +6/10%, chi è andato male ha registrato un - 21/30%. Lo scontrino medio è stato di 102,5 euro. I capi più richiesti sono stati giacconi, piumini, pantaloni (meno maglieria e scarpe). Il primo weekend ha richiamato molta gente anche nei centri storici, un flusso al quale non è però corrisposto un aumento dei fatturati rispetto al 2011. Non poco ha influito la vicinanza dei tempi dello shopping. «Ormai le cose stanno così», prosegue Gabriel, «perciò bisognerebbe ottimizzare la vicinanza attraverso iniziative congiunte tra l’outlet e i centri storici, in modo da richiamare anche qui, attraverso la bellezza e la storia delle nostre cittadine, i turisti che ora puntano dritti verso l’outlet, per offrire loro una scelta differenziata degli acquisti». Per quanto riguarda le scelte effettuate tra sabato e domenica, i consumatori hanno privilegiato i capi-spalla, quelli duraturi, tralasciando quelli maggiormente connotati come ‘passeggeri’ o ‘sfiziosi’. «Le misure ai saldi, comunque, potremo cominciare a prenderle solo da questa settimana», conclude il presidente della Federazione Moda Italia. (m.a.)
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