Le due facce dei saldi: sottotono in città, ma è assalto all’outlet di Noventa
A Mestre e Venezia i negozianti già da alcune settimane vendevano merce a prezzi scontati. Ore in coda per entrare nella cittadella della moda in riva al Piave.

MESTRE. Sotto tono a Venezia, assalto a Noventa di Piave. Le due facce della prima giornata di saldi nel Veneziano. Del resto erano prevedibili le code all’outlet di Noventa di Piave e i magri affari di Mestre e Venezia dove già da alcune settimane i commercianti vendevano già a prezzi scontati. Le code chilometriche di Noventa sono anche la conferma di come questa cittadella della moda attira clienti anche dalle vicine Austria e Slovenia.
Previsioni rispettate: i saldi partono con il freno a mano tirato, a Mestre come in centro storico. Del resto sconti e ribassi erano già iniziati da giorni e molti negozianti hanno chiamato a raccolta i clienti (sms e telefonate) ben prima del via ufficiale ai ribassi che termineranno il 28 febbraio.
Gente a passeggiare in piazza Ferretto se n’è vista molta, complice il sole che scaldava sull’ora di pranzo, tanti i curiosi a guardare vetrine e capire se le offerte erano davvero convenienti, ma pochi i pacchetti all’uscita dalle boutique.
A fare la parte del leone sono sempre le grandi catene, marchi evergreen quali Intimissimi, Yamamay, Tezenis, che vendono a prezzi contenuti. Ma ieri a qualche negoziante è toccato spiegare agli avventori che il capo individuato non era in sconto perché, di fatto, il prezzo era già ribassato.
Mentre in città i negozi sono rimasti semideserti il “Noventa Designer Outlet” è stato letteralmente assaltato. I numeri parlano chiaro: alle 14, dopo solo cinque ore dall’apertura, i visitatori avevano toccato quota 18mila. Rispetto al primo giorno di saldi, dello scorso anno, si è registrato un più 44 per cento di clienti. Ci sono voluti anche quaranta minuti di fila per poter entrare nei negozi. A dare l’assalto anche cinesi e coreani arrivati a Noventa con dei pullman. Oggi si replica.
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