«Il fondo di solidarietà è un dazio»
Le opposizioni insorgono: «I soldi vanno trovati in altro modo»
JESOLO. Fondo di solidarietà, l'opposizione affossa la proposta della maggioranza che ha appena aperto un conto corrente postale per le offerte da devolvere ai bisognosi di Jesolo. «La ricetta dell'amministrazione Zoggia é uguale a quella del Governo Monti: tassano i cittadini già tartassati».
Jesolo Bene Comune suggerisce altre misure per reperire risorse sul territorio, senza andare "con il cappello in mano a chiedere elemosine". «Il fondo di solidarietà», sostengono Christofer De Zotti e Lucas Pavanetto, «continua a essere una promessa, forse un'illusione oppure dobbiamo chiamarlo dazio? Sul fondo di solidarietà non abbiamo criteri certi e obiettivi dichiarati, se non temi delicati che, viste le somme destinate, diventano pura demagogia. Parliamo con i fatti e non con le chiacchiere. Dove sono», si chiedono, «i fondi risparmiati dai tre dirigenti che non ci sono più? Sono stati redistribuiti tra i dirigenti, mentre una parte di essi poteva andare nel sociale. O ancora perché non diminuire o eliminare le marche da bollo per le documentazioni? Sono sempre dazi che i lavoratori devono pagare per un servizio dovuto e già pagato con le tasse. In sostanza, se l'amministrazione vuole chiedere ulteriori dazi ai cittadini, lo faccia su progetti chiari e trasparenti, non chiedendo soldi che poi non si sa dove vanno a finire. Infine chiediamo incentivi e detassazione per chi la seconda casa volesse affittarla a prezzi calmierati, a giovani coppie o a chi segnalato dagli uffici Politiche Sociali ne avesse realmente bisogno, non tavoli dove mostrarsi alla stampa». (g.ca.)
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