Le categorie: «Speriamo in una ripresa»
Dopo un dicembre da dimenticare con crolli delle vendite che hanno raggiunto il 40 per cento

«Dal via ai saldi possiamo aspettarci solo cose buone per i commercianti e pure per i clienti». Maurizio Franceschi dagli uffici della Confesercenti di Mestre sfodera il suo solito ottimismo, ma cauto in tempo di crisi dei consumi. «Non parlo di affari d’oro per i commercianti ma senz’altro in questo periodo ci sarà una ripresa dei consumi specie dopo il Natale che è stato fiacco ma a Mestre, per esempio, ha segnalato negli ultimi cinque giorni prima della vigilia una ripresa degli acquisti». Abbigliamento e calzature, in particolare, sono i settori che sono stati finora più penalizzati dall’austerità che sta condizionando il comportamento dei consumatori, preoccupati dalla crisi economico e dal futuro.
«Ci attendiamo un venti per cento in più sul fronte degli incassi. I commercianti ci sperano molto, hanno i magazzini pieni da smaltire e sperano di poter tirare un sospiro di sollievo, finalmente», continua a spiegare Franceschi. Tra svendite per liquidazione e sconti causa ristrutturazione o chiusura nel centro di Mestre da mesi lo sconto è praticato quotidianamente. «Moltissimi di fatto hanno già anticipato gli sconti alla clientela e non li praticano solo ai clienti affezionati ma a tutti».
Doriano Calzavara, presidente dell’Ascom Mestre, segnala l’attesa dei commercianti che vendono calzature e vestiti. «In particolare nel settore delle calzature dopo un novembre e un dicembre davvero difficili, con cali di fatturato fino al 40 per cento, i saldi sono visti come l’occasione per una ripresa. L’impressione è che la spesa media per cittadino per i saldi possa andare dai 150 ai 180 euro. La speranza è evidente e coinvolge tantissimi commercianti». Anche ai mercatini natalizi di piazza Ferretto la crisi ha portato a incassi inferiori, stimati in un venti per cento. Insomma in terraferma e in particolare nel centro di Mestre, dove i commercianti si sentono penalizzati anche dai cantieri, da quello per la riapertura del Marzenego ai lavori della multisala del Candiani, il via ai saldi invernali per tanti esercenti è rimasta l’ultima occasione per rimettere a posto i conti, finora bassi. Molti temono di non farcela. Perché senza incassi adeguati non riescono a sostenere l’alto costo degli affitti commerciali in centro, oramai uno dei primi problemi segnalati dalla categoria.
Mitia Chiarin
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